Gattafoni firma il record in kayak. In 24 ore percorsi 174 chilometri

Ieri il rientro del civitanovese, che ha scelto lo sport per sensibilizzare sulla fibrosi cistica "Una sfida difficile, resa più complessa dalla malattia. Ma fa parte del gioco: niente è scontato".

Gattafoni firma il record in kayak. In 24 ore percorsi 174 chilometri

Gattafoni firma il record in kayak. In 24 ore percorsi 174 chilometri

Ha preso il mare giovedì pomeriggio, alle 17, un giorno prima rispetto al previsto per le condizioni avverse, e ha percorso 174 chilometri e 900 metri, facendo registrare il record di distanza percorsa in 24 ore su kayak da mare. Ha portato a termine la sua impresa il civitanovese Alessandro Gattafoni, testimonial dalla Lega italiana fibrosi cistica (Lifc), la malattia genetica grave che lo ha colpito ma che non riesce comunque a scalfire il suo coraggio e la sua voglia di fare sport per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia.

Nel tardo pomeriggio di ieri Gattafoni è stato accolto al moletto La Marina dai familiari, dagli amici e dai tantissimi sostenitori della sua impresa "125 Miglia per un Respiro". C’erano anche il vicesindaco Claudio Morresi e il comandante del porto, tenente di vascello Chiara Boncompagni. Non era nemmeno tanto stanco, nonostante le ore di fatica trascorse a pagaiare lungo un tratto di mare delimitato da due boe, alla presenza di un giudice federale che ha certificato la distanza da record.

Pochi giorni prima della partenza, un problema di salute per Gattafoni. "Fa parte del gioco – ha detto l’atleta, classe 1986 –. Una spada di Damocle che pende sopra la testa è questa malattia. Bisogna ottenere tutto con la determinazione, perché niente è garantito, neanche la salute è garantita. La preparazione è stata complessa, la malattia la complica. La sfida è difficile". "Siamo qui a celebrare l’ennesima impresa di Alessandro – ha detto Claudio Morresi –: come amministrazione lo sosterremo sempre, glielo abbiamo detto e lui lo sa. È bellissimo il suo messaggio: lo sport che aiuta in ogni circostanza". Poi la festa e una raccolta di fondi a favore della Lifc. Il 18 maggio Alessandro ha percorso in kayak la costa tra Vasto e Termoli e ha partecipato, con medici e rappresentanti dell’Associazione Pazienti, a un convegno il cui obiettivo è la riapertura di un presidio per la cura della fibrosi cistica in Molise dopo la chiusura del Centro regionale. A settembre ci sarà l’ultimo appuntamento, una traversata dalle coste slovene fino a Bibione.

Chiara Marinelli