SILVIA LUCIANI
Cronaca

Colpo grosso in tabaccheria, sparite 200 stecche di sigarette

Corridonia, raid nella notte alla Caffetteria Fonte Lepre. Lo sfogo della titolare: «Furti a raffica, è un calvario»

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire agli autori del colpo (foto d’archivio)

Corridonia (Macerata), 14 marzo 2016 – Ennesimo furto alla Caffetteria Fonte Lepre di Nello Corradini, nella zona industriale di Corridonia. È successo l’altra sera verso le 22. Dai filmati delle telecamere si vedono due ragazzi incappucciati che si introducono nella tabaccheria-ristorante sfondando la porta a vetri, quella dell’entrata secondaria usata dal personale.

In fretta i ladri si dirigono dietro al bancone del bar-tabaccheria e ripuliscono la bacheca, dove erano riposte le stecche di sigarette. Poi provano anche a forzare la porta che dal bancone dà accesso al magazzino e agli uffici, ma invano. La porta era stata rinforzata in precedenza con lamiere, in seguito ai numerosi furti che il locale ha subìto.

Forse per i pochi minuti a disposizione, forse per l’allarme entrato in funzione dopo il loro accesso, precipitosamente i due ladri arraffano le cose più a portata di mano – i tabacchi, circa duecento stecche di sigarette – e fuggono. Il locale è munito di impianto di videosorveglianza a infrarossi.

Giuliana Storani, moglie del proprietario, e la dipendente Norma Lambertucci erano di turno l’altra sera. Dopo aver chiuso il locale verso le 21, si sono fermate per una decina di minuti a parlare fuori sul marciapiede, ma non hanno assolutamente notato niente di sospetto, nessuna auto parcheggiata o movimento nella zona. «Ci troviamo in un luogo con molte vie di fuga – racconta la Lambertucci –. Da qui si può con facilità fuggire in varie direzioni, verso Colbuccaro, verso Petriolo, verso la zona industriale e raggiungere senza troppa difficoltà la superstrada. Ci spaventa l’idea che si siano introdotti in un orario in cui ancora tanta gente è in giro».

La titolare ha una grande passione per la sua attività, nata come bar-tabaccheria e distributore di carburante ed estesa da qualche anno anche a una ristorazione di qualità. «Siamo stanchi e scoraggiati – dice –. Qualche anno fa, qui, ci avrei anche dormito. Questo posto è una creatura che ho fatto nascere con la collaborazione di tutta la mia famiglia e ho visto crescere. Potete capire il dolore e la paura che abbiamo ogni giorno. Come si può pensare di continuare a lavorare serenamente? Un mese fa circa sono stati arrestati due ragazzi di nazionalità romena che avevano cercato di forzare l’entrata del bar. Il nostro esercizio commerciale ha subìto in undici anni svariati furti. Per due volte hanno scassinato le slot machine, stiamo aspettando ancora il risarcimento, e così abbiamo deciso di toglierle. Un’altra volta hanno aperto la cassaforte con la fiamma ossidrica rubando i soldi. Questo calvario non ha mai fine».