BENEDETTA LOMBO
Cronaca

Furto in pasticceria, arrestato un operaio

Castelraimondo, l’uomo è stato filmato da un gruppo di ragazzi che hanno chiamato i carabinieri. Aveva preso il registratore di cassa

Furto in pasticceria, arrestato un operaio

Furto in pasticceria, arrestato un operaio

Svaligia la pasticceria Savi in corso Italia, ma viene visto e filmato da dei ragazzi che poi chiamano i carabinieri. Così è finito in manette Filippo Liparoto, 50enne siciliano, operaio edile impiegato in una ditta della zona. Oggi comparirà dinanzi al giudice del tribunale di Macerata per la convalida dell’arresto e il conseguente processo per direttissima.

Il furto è stato messo a segno nella notte tra giovedì e ieri. Erano circa le 3 quando l’uomo ha forzato la porta d’ingresso della nota pasticceria castelraimondese ed è entrato. Ha cercato un po’ in giro, poi ha sradicato la cassa ed è andato via di corsa. Ma tutti quei movimenti, a quell’ora, hanno insospettito un gruppo di ragazzi che si era attardato a chiacchierare a fine serata poco distante dalla pasticceria. I giovani hanno quindi iniziato a filmarlo con i propri cellulari e a scattare delle foto. Il passo successivo è stato quello di allertare il 112. Ai carabinieri hanno spiegato quello che era appena accaduto, fornendo una descrizione dell’uomo e indicando dove lo avevano visto dirigersi. Il cinquantenne, nel frattempo, si era liberato dell’ingombrante peso nascondendo la cassa tra le aiuole con l’intento di ripassare in un secondo momento ad aprirla, ed era tornato a casa. Nell’abitazione si era cambiato e come se nulla fosse era riuscito, probabilmente per crearsi un alibi. Invece è incappato in una pattuglia dei carabinieri della stazione di Castelraimondo che, dopo la chiamata al 112, si erano messi subito alla sua ricerca. I militari della Compagnia di Camerino, guidata dal capitano Angelo Faraca, lo hanno così individuato e portato subito in caserma, accusandolo di essere lui l’autore del furto.

Intanto da parte dei colleghi era iniziata la ricerca della cassa e della refurtiva, che è stata ritrovata dopo un lavoro di squadra che ha coinvolto l’intera stazione dei carabinieri. All’interno vi era ancora il fondo cassa (poche decine di euro) che è stato restituito ai legittimi proprietari così come l’intera macchina per gli scontrini fiscali portata via dal ladro. Per il siciliano, già noto alle forze dell’ordine e trapiantato da tempo nelle Marche, è quindi scattato l’arresto e su disposizione del pubblico ministero di turno, il sostituto procuratore Claudio Rastrelli, è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio direttissimo fissato per questa mattina. L’uomo, difeso dall’avvocato Lucia Testarmata, potrà dare la sua versione dei fatti.