Un recanatese di 59 anni è agli arresti domiciliari a Campofilone, da martedì 29 ottobre, con l’accusa di tentato furto aggravato di carburante e resistenza a pubblico ufficiale. L’operazione è stata condotta dalla Squadra mobile di Fermo, allertata dall’agenzia di investigazioni "Zenith".
L’agenzia stava lavorando per conto di una ditta di autotrasporti che aveva riscontrato che uno dei dipendenti, da giorni, si stava appropriando di importanti quantitativi di gasolio, prelevandoli dal serbatoio del camion aziendale che guidava ogni giorno. Ogni mattina, infatti, prima di raggiungere la destinazione assegnata, il camionista si fermava nella sua abitazione di Campofilone dove, utilizzando delle taniche e una pompa elettrica, avrebbe aspirato il carburante dal mezzo aziendale. Il sospetto furto è stato documentato dall’investigatore privato con diverse prove fotografiche e video, che mostravano il dipendente mentre prelevava gasolio alle prime luci del mattino.
Il 29 ottobre, sulla base delle informazioni raccolte, una squadra della Mobile di Fermo ha seguito l’autista che, alle 6 di mattina, si è diretto verso la sua abitazione e ha prelevato delle taniche, con cui si è diretto verso il serbatoio del camion aziendale. Gli agenti hanno assistito in diretta all’operazione di prelievo del carburante in due taniche da 25 litri ciascuna. Quando il 59enne ha iniziato a riempirne una terza, è stato bloccato dagli agenti.
Il recanatese, però, ha reagito in maniera violenta aggredendo i poliziotti: facilitato dalla sua stazza e resistenza, ha colpito un agente con un pugno e ne ha strattonato un altro sino a che un terzo poliziotto non è riuscito a neutralizzarlo e arrestarlo.
Successivamente, gli agenti hanno perquisito la sua abitazione trovando altre taniche piene di gasolio, per un totale di 10 contenitori da 25 litri ciascuno. Il carburante rubato è stato sequestrato e l’uomo è stato arrestato per tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Il titolare della ditta, prontamente contattato dagli agenti, ha confermato che il dipendente non aveva alcun permesso di prelevare il carburante e che l’itinerario assegnato al camionista non prevedeva fermate al suo domicilio. Ha anche dichiarato l’intenzione di procedere legalmente contro il lavoratore con una querela formale, che è stata poi presentata negli uffici della questura.
L’arresto del recanatese si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per i furti di carburante, che stanno mettendo in difficoltà molte aziende locali. Le forze dell’ordine continueranno a monitorare la situazione per prevenire ulteriori reati simili e garantire la sicurezza delle imprese e dei cittadini.