Macerata, 4 luglio 2014 - Una rapina messa a segno in un supermercato a Macerata e una tentata in un altro a Passo di Treia, armato di un grosso taglierino, in meno di un’ora. Ieri pomeriggio è stato necessario l’impiego di venti militari, tra nucleo operativo radiomobile e stazioni di Treia, San Severino Marche e Macerata, per fermare N. E., disoccupato 51enne residente a San Severino, già noto alla giustizia. Arrestato, è stato rinchiuso nel carcere di Camerino.
Verso le 13, nella frazione Passo di Treia, il titolare del supermarket Villa Shop, lungo la strada provinciale 361 Septempedana, ha avvertito il 112 dell’irruzione di un rapinatore, un individuo italiano con i capelli lunghi e il volto scoperto. Dopo aver minacciato con un grosso cutter una commessa, aveva cercato invano di impossessarsi del denaro della cassa. Un tentativo fallito: è stato messo in fuga, ma è riuscito a dileguarsi scappando con una Fiat Punto verde. Non pago e senza bottino, il malvivente ha fatto tappa al Maxi Coal di via Marche a Macerata.
Questa volta riuscendo a perpetrare la rapina, sempre munito dell’arma tagliente per intimorire un’altra cassiera, e a portare via 350 euro. Non erano ancora le 14. Ma i militari della stazione di Treia si erano già attivati per intercettare l’ignoto in fuga: sei pattuglie con 12 uomini si erano messi sulle sue tracce. I colleghi di San Severino allora sono stati determinanti per le ricerche. Hanno sospettato subito di un soggetto pregiudicato della loro zona. Il nucleo operativo della Compagnia di Macerata ha organizzato delle squadre per rintracciare il sospettato, presidiando gli incroci più importanti. Ma il rapinatore, senza mettere in conto il piano antirapina previsto dagli agenti, ha saccheggiato il secondo supermercato. Le indagini si sono fatte ancora più serrate con il grande dispiego di forze dell’ordine. Un’ora dopo, alle 15, la cattura dell’uomo, a bordo della sua Fiat Punto tra Treia e San Severino. Oltre al cutter, gli hanno sequestrato anche l’auto perché priva di assicurazione. Riportato alla calma dopo aver dato in escandescenza, è stato condotto in manette in caserma e poi in cella.
Lucia Gentili