Massimiliano Fraticelli si è dimeso da segretario provinciale di Azione. La decisione è stata formalizzata l’altroieri. Alla base dello strappo dell’avvocato maceratese c’è il dissenso nei confronti della linea nazionale del partito di Carlo Calenda, avviato a entrare nel "campo largo" che dovrebbe unire le varie anime dell’opposizione al governo Meloni, dai centristi ai Cinque Stelle. Fraticelli si dice rammaricato anche per le ricadute locali del suo passo indietro: in vista delle elezioni comunali, il segretario di Azione stava lavorando, infatti, a un progetto di terzo polo alternativo ai due schieramenti principali.
"Motivo della mia scelta – spiega Fraticelli – è la linea politica adottata dalla segreteria nazionale – che sostanzialmente prevede l’abbandono della posizione di terzietà del partito e l’ingresso graduale di Azione nel “campo largo” – la quale tradisce i principi e gli ideali politici che sono stati alla base del nostro movimento fin dalla sua nascita e per i quali ho lavorato negli ultimi quattro anni. A riprova di ciò sono le scelte regionali, con particolare riferimento alla Liguria, le quali rappresentano la chiara premessa per uno spostamento di Azione verso la sinistra estrema e populista. Peraltro, il congresso di Azione preannunciato all’indomani delle Europee – che sarebbe stata l’opportuna occasione di un confronto interno – non si è mai tenuto, facendo venir meno i più basilari principi di democrazia interna e rendendo Azione un partito “padronale”". Secondo Fraticelli, "Azione si sta avviando verso la paradossale situazione di trovarsi presto alleata con il Movimento 5 Stelle e con la sinistra estrema di Bonelli e Fratoianni, cioè gli stessi soggetti che determinarono l’originaria frattura di Calenda con il Pd e la nascita di Azione". Dopo due mandati consecutivi, dunque, Fraticelli lascia: "Vorrei ringraziare sinceramente tutti gli iscritti e i sostenitori di Azione che in questi quattro anni hanno seguito e approvato la linea politica del partito a livello provinciale, così come le iniziative intraprese nel territorio. Non intendo aderire a nessun altro movimento politico, ma continuerò a interessarmi sempre con passione di politica, poiché sono fermamente convinto che ogni cittadino debba interessarsi alla cosa pubblica come dovere civico imprescindibile. Unico modo per controllare l’operato di chi ci amministra, indipendentemente dal colore politico. Sarò sempre vicino a una politica che riaffermi e avvalori i principi liberali e riformisti. L’unico rammarico – conclude Fraticelli – è non essere riuscito fino in fondo a portare avanti per Macerata un progetto “terzista” alle prossime elezioni comunali che, a mio giudizio, avrebbe potuto interrompere un bipolarismo inefficace e portare ad una “disintossicazione” dalla partitocrazia maceratese".