L’ultimo consiglio comunale di Tolentino si è acceso sul nuovo statuto della Fondazione Franco Moschini, approvato dalla sola maggioranza.
"Abbiamo denunciato il sindaco Mauro Sclavi e la maggioranza alla Guardia di finanza e alla Corte dei conti: l’atto da loro approvato è lesivo degli interessi della collettività, interessi che un primo cittadino dovrebbe tutelare e non consegnare nelle mano dei privati o di un trust" ha annunciato la consigliera di minoranza (Fd’I) ed ex vicesindaco Silvia Luconi.
"Ciò che è diventato il Politeama è stato possibile grazie al cavalier Moschini, che accettò la proposta dell’allora sindaco Pezzanesi di recuperare l’edificio, a lungo abbandonato. La riconoscenza a Moschini non sarà mai sufficiente. Nel primo pomeriggio di lunedì scorso ci è stata inviata un’integrazione al consiglio, in ritardo e già questo fa pensare a malafede. Malafede che è stata poi confermata dal diniego della maggioranza di rinviare il punto, in quanto si stavano stravolgendo le volontà di Moschini. Con quest’ultimo era stato condiviso che lui stesso sarebbe stato presidente a vita della Fondazione, composta in totale da cinque componenti. E che dopo di lui, la maggioranza sarebbe passata al Comune, il quale, oltre ai due componenti, avrebbe espresso anche il presidente. Ieri è stato approvato l’esatto contrario. Sclavi ha compiuto l’atto tra i più gravi per la collettività: perdere l’opportunità di proseguire la volontà del mecenate attraverso il traino del Comune".
Per Luconi questo significherebbe che "la Fondazione, e di conseguenza probabilmente anche persone terze, potranno disporre di un bene che è anche del Comune e ha funzionalità pubbliche". "Come potrebbe il Comune, in minoranza, controllare che vengano rispettate le finalità della Fondazione? Ipotizziamo che questa decida di trasferire la sua sede e vendere o svendere il Politeama a un privato: il Comune e la collettività perderebbero un bene di utilizzo pubblico con finalità sociali e culturali. Se la Fondazione, e non Moschini, vuole che il Comune esca di scena lo dica, ma indennizzi anche l’ente del valore del Politeama che prima della ristrutturazione si aggirava intorno al milione e mezzo; il Comune potrebbe vincolare quella cifra per creare a esempio una struttura per giovani o anziani".
Lucia Gentili