FOCOLAIO
Cronaca

Focolaio di scabbia nella casa di riposo

Accertati due casi: un operatore e un ospite, entrambi sono stati sottoposti a terapia. Non si escludono altri possibili contagi

Focolaio di scabbia nella casa di riposo

di Asterio Tubaldi

Focolaio di scabbia nella casa di riposo di Recanati gestita dalla Fondazione Ircer. Il fenomeno per ora è contenuto e riguarda solo un operatore e un ospite anziano, entrambi subito sottoposti a terapia, ma non si esclude che ci possono essere anche altri contagiati. Intanto si è ritenuto di isolare l’ospite positivo fino alla sua completa guarigione per evitare quanto più possibile i contatti corporei con gli altri anziani presenti all’interno della struttura. Il fatto è stato segnalato subito alla Direzione Sanitaria per attuare gli interventi di diagnosi, un’opportuna profilassi e la bonifica dell’ambiente. La direzione della struttura, che ospita circa 70 anziani e ha un numero consistente di operatori, sta collaborando con il servizio igiene dell’Ast di Macerata per affrontare nel migliore dei modi questo piccolo focolaio. Tutto il personale e gli anziani ricoverati sono stati visitati dal dermatologo, soprattutto coloro che manifestavano segni di prurito fastidioso ed arrossamento della pelle. Pare, per fortuna, che sia stato constatato che non si trattava di scabbia, ma l’irritazione cutanea era causata da un mix di caldo ed eccessiva sudorazione. È possibile che la scabbia, che è un’infezione dovuta a un acaro parassita, possa essere stata portata dall’esterno della casa di riposo in quanto generalmente questi focolai si manifestano proprio in ambienti frequentati come le Rsa e le case di riposo. Particolare attenzione viene prestata affinchè il contagio non si propaghi alla Rsa che si trova nello stesso immobile di via XX Settembre. La scabbia, come si sa, è una malattia contagiosa e la persona che ha contratto la parassitosi deve restare qualche giorno in isolamento per evitare di trasmettere l’acaro. Poi c’è l’aspetto della profilassi per tutti gli altri ospiti e personale non obbligatoria, ma raccomandata anche perché è una procedura semplice da attuare in quanto si tratta solo di spalmare sul corpo una crema o una lozione per almeno due giorni e poi sottoporsi ad un bagno. C’è anche la prevenzione da adottare attraverso una particolare attenzione sui vestiti di seconda mano e lenzuola dove possono nascondersi questi parassiti. La notizia dell’infestazione ha destato naturalmente apprensione tra i familiari degli ospiti della struttura tanto che i responsabili della casa di riposo li tengono continuamente aggiornati sull’evolversi della contaminazione confermando per ora che tutto è sotto controllo. Il fenomeno è di aspetto sanitario per cui dovrebbe essere stato informato anche il sindaco che, se necessario, come prima autorità sanitaria della città potrà adottare altri provvedimenti.