Macerata, 5 ottobre 2024 – Violenza e maltrattamenti in casa nella metà gli ammonimenti emessi dall’inizio dell’estate. L’altra metà fa capo a mariti o compagni aggressivi. In totale sono sei i provvedimenti emessi, 5 d’ufficio dal questore. Nella metà dei casi, come detto, tra le vittime ci sono genitori maltrattati e aggrediti dai figli. E dietro, spesso, c’è l’abuso di alcol o di droga a far scattare la violenza. È un fenomeno che in questo momento storico sta venendo alla luce sempre più chiaramente: si tratta di situazioni diverse tra loro, ma spesso accomunate dal fatto che le violenze si scatenano quando le vittime, in questo caso i genitori, non sono più accondiscendenti rispetto alle richieste fatte dai figli, non necessariamente giovanissimi e quasi sempre senza occupazione, pretese soprattutto di danaro per acquistare sostanze stupefacenti o alcol.
Anche in questi casi si può ricorrere all’ammonimento, che è uno strumento di esclusiva competenza del questore, che ha lo scopo di garantire alla vittima una tutela anticipata e rapida; si tratta di un avvertimento rivolto dal questore all’autore di violenza di astenersi dal commettere ancora atti del genere. Ricorrere all’ammonimento è molto semplice: la vittima può rivolgere a qualsiasi ufficio della polizia o dei carabinieri e richiedere l’ammonimento nei confronti dell’autore delle condotte persecutorie.
L’iter prevede che dopo una veloce istruttoria a cura della divisione Polizia Anticrimine, che servirà a verificare i fatti, il questore adotterà il provvedimento e il presunto autore di violenze diffidato a continuare. Con la legge 168 del 24 novembre scorso si è ampliata la possibilità per il questore di procedere d’ufficio ad ammonire e quindi intervenire al primo segnale di violenza, anche quando questo viene segnalato da terze persone.
E si parla di episodi di percosse, lesioni, violenza privata, minaccia grave, atti persecutori, revenge porn, violazione di domicilio o danneggiamento, commessi in un contesto di violenza domestica. Non sarà necessario che la vittima proponga istanza; la segnalazione dei vicini di casa che assistono a situazioni del genere, ad esempio, o di chiunque venga a conoscenza di situazioni di violenza domestica, possono far aprire un procedimento amministrativo per far scattare dell’ammonimento. Le generalità di chi fa la segnalazione non verranno mai rese pubbliche, ma ciò consentirà di aiutare le tante donne in difficoltà, come pure i tanti genitori, spesso anziani, che da soli non potrebbero farcela.