FRANCO BERTINI
Cronaca

Festival Storie, Turrini narra Ferrari: "Un sogno diventato professione"

Oggi, a Loro Piceno, il giornalista presenterà la nuova edizione del suo libro sul fondatore del Cavallino. Spiega lo scrittore, sulla scelta del borgo: "È una zona piena di ottimi amici, ci vengo spesso e volentieri". .

Oggi, a Loro Piceno, il giornalista presenterà la nuova edizione del suo libro sul fondatore del Cavallino. Spiega lo scrittore, sulla scelta del borgo: "È una zona piena di ottimi amici, ci vengo spesso e volentieri". .

Oggi, a Loro Piceno, il giornalista presenterà la nuova edizione del suo libro sul fondatore del Cavallino. Spiega lo scrittore, sulla scelta del borgo: "È una zona piena di ottimi amici, ci vengo spesso e volentieri". .

Appuntamento speciale per il 4° Festival Storie di Loro Piceno: oggi alle 21.30, ospite al teatro Comunale è Leo Turrini - scrittore, giornalista e uno dei massimi esperti di Formula 1 - che racconterà la vita del leggendario Enzo Ferrari. A Ferrari, Turrini ha anche dedicato un libro; pubblicato nel 2002, viene oggi presentato in una nuova edizione: "Enzo Ferrari. Un eroe italiano".

Turrini, ma lei esiste veramente o la foto, sempre quella, sui suoi articoli è un affresco?

"Per i giovani dell’intelligenza artificiale sarebbe un ologramma. Sono ancora e sempre vivo, quell’immagine la fece un mio amico di Ravenna nel 2005 quando cominciavano a chiederti le ‘fotine’ sui pezzi".

Lei presenta la nuova edizione del suo volume su Enzo Ferrari, ma in effetti alla fine Ferrari è lei.

"Sono stato fortunato, nato a Sassuolo, con Fiorano e Maranello vicini, andavo a scuola e ci passavo davanti, tutto era un sogno e un rito pagano...".

E poi?

"E poi questa è diventata anche la mia professione".

Una passione giovanile che diventa realtà della vita, uno su mille.

"La componente Ferrari è parte della mia vita, una cosa di famiglia, così la percepisco e la sento anche come cronista".

La prima edizione del libro è del 2002. Dopo un quarto di secolo cosa cambia?

"Tanto. La Ferrari, che nel 2002 era il simbolo di un sogno che cercava di realizzarsi, oggi è la più potente azienda italiana del mondo, più di Enel, Poste e qualunque altra. Il libro cerca di spiegare cosa resta di quella eredità e come questa realtà di oggi sia avvenuta".

Questa nuova edizione è collegata ad un altro evento mondiale che ha riguardato Enzo Ferrari.

"Sì, il film biografico recentemente realizzato in America".

A Parigi è stato premiato dall’Unesco fra i giornalisti di tutto il mondo con la partecipazione al maggior numero di Olimpiadi.

"Sono sedici fra Olimpiadi estive e invernali, 300 gran premi e decine e decine di altre manifestazioni".

Per mettere insieme numeri così massicci lei ha cominciato da piccolo.

"Anche per questo sono stato fortunato, il mio primo articolo su Ferrari l’ho scritto che avevo 17 anni".

Mi viene in mente Edmondo Berselli e di quello che scriveva sui ‘venerabili maestri’ e della fine che rischiano di fare. Lei si sente un venerabile maestro vista l’autorevolezza che la contraddistingue?

"So benissimo cosa scriveva Edmondo sui ‘venerabili maestri’, era uno dei miei migliori amici".

È vero che alle prossime Olimpiadi lei sarà il nostro portabandiera?

"Eh, il tempo passa e divento vecchio...".

È vero che intende scrivere un romanzo?

"Sì, la storia di lei che mi intervista"

Siamo a posto. Mi dica piuttosto di questa scelta di Loro Piceno.

"Tutta questa zona è piena di ottimi amici e ci vengo spesso e volentieri".