PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Ferrari distrutta, la Regione Marche deve risarcirlo

Il sindacalista Rossano Rossetti aveva investito un cinghiale che attraversava, era finito fuori strada e il bolide aveva preso fuoco

Macerata, 12 febbraio 2023 – La notte del 6 agosto 2018, dopo uno scontro con un cinghiale, aveva visto la sua Ferrari divorata dalle fiamme. Ma ora il tribunale ha riconosciuto il suo diritto al risarcimento, e la Regione Marche dovrà pagare 70mila euro. A subire la disavventura era stato il maceratese Rossano Rossetti, sindacalista della Cisl. Intorno all’una di notte, aveva accompagnato la compagna a Pieve Torina, per poi rientrare a casa sua. Ma alla Maddalena di Muccia si era trovato davanti un cinghiale. "Sebbene andassi a 70 chilometri all’ora – aveva raccontato lui – non avevo fatto in tempo a frenare per evitare l’impatto".

La sua auto, una Ferrari 360 Modena che aveva 18 anni ma che era un gioiello, acquistata grazie al risarcimento per una dolorosa vicenda privata, era finita fuori strada e poi contro un albero e aveva preso fuoco. Con gli avvocati Fabrizio Giustozzi e Narciso Ricotta, Rossetti aveva fatto causa alla Regione per i danni subiti. Difesa dall’avvocato Francesco Comi, la Regione aveva respinto le sue richieste ritenendo che non fosse chiaro cosa avrebbe dovuto fare l’ente per evitare quell’incidente. Il giudice Barbara Angelini ha invece condiviso le ragioni esposte dagli avvocati Giustozzi e Ricotta, ritenendo la Regione competente sulla gestione e il controllo della fauna selvatica, e dunque tenuta ad attivarsi per scongiurare incidenti simili.

Questo avrebbe dovuto fare "attraverso un’attività di controllo e contenimento – scrive il giudice - ovvero tramite la programmazione di mirate campagne di abbattimento degli ungulati, oltre che mediante l’apposizione di misure (quali impianti di illuminazione, reti metalliche di contenimento o dispositivi di dissuasione) volte a scongiurare l’accadimento dei sinistri". Invece era stata documentata la mancanza di segnaletica apposita per avvisare del pericolo di attraversamento di animali selvatici, sebbene questo avvenisse di norma.

"La strada – si legge nella sentenza – era buia senza recinzioni, sottopassaggi o sovrapassaggi (cosiddetti ecodotti) e di qualsivoglia altro sistema di prevenzione (dissuasori ottici, acustici e olfattivi, guard rail ...). La responsabilità emerge, oltre che dall’assenza degli accorgimenti, anche dall’omesso posizionamento dei segnali di pericolo per allertare gli automobilisti". Il giudice fa presente anche che nulla faceva pensare a un comportamento di guida scorretto da parte di Rossetti. Per questo il tribunale ha condannato la Regione a risarcire il maceratese con circa 70mila euro, per la distruzione dell’auto e le lesioni riportate.