REDAZIONE MACERATA

Fermato dai carabinieri nella zona industriale e trovato con la droga, albanese arrestato

Trovato con 35 grammi di cocaina, era finito in manette con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Ma in tribunale ha assicurato che quella sostanza era solo per il suo uso personale, ed è stato rimesso in libertà. Protagonista della vicenda è Emilian Hoti, albanese da molti anni residente con la famiglia a Porto Recanati. Da qualche tempo, nell’ambito dei controlli antidroga che svolgono su tutto il territorio di competenza e spesso anche fino alla costa maceratese, i carabinieri di Osimo stavano tenendo d’occhio i suoi movimenti, ritenendolo coinvolto in alcuni traffici illeciti. Venerdì hanno deciso di fermarlo nei pressi della zona industriale. Con una perquisizione sono saltati fuori i 35 grammi di cocaina e ai polsi dell’albanese sono scattate le manette. Lunedì mattina, per lui si è tenuta l’udienza di convalida in tribunale a Macerata. Difeso dall’avvocato Riccardo Sacchi, Hoti ha assicurato che la sostanza era destinata esclusivamente al suo uso personale, e che non aveva mai spacciato stupefacenti.

Il difensore ha anche fatto presente che l’uomo non ha precedenti penali di alcun genere, lavora come magazziniere e mantiene la sua famiglia in modo onesto: quel quantitativo di cocaina sarebbe stato destinato solo al suo consumo domestico, secondo la difesa. Così alla fine, dopo aver convalidato l’arresto, il giudice per le indagini preliminari Claudio Bonifazi ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Recanati, rimettendolo in libertà. Così l’albanese potrà tornare al lavoro, in attesa che gli accertamenti siano conclusi. Le indagini da parte dei carabinieri di Osimo infatti non sono chiuse.

I controlli per contrastare l’attività degli spacciatori e la diffusione delle sostanze stupefacenti sono infatti continui e costanti, e proseguiranno ancora. E in particolare, potrebbero esserci ulteriori sviluppi per quanto riguarda la cocaina, sostanza il cui uso è molto più diffuso di quanto si pensi, con conseguenze pesanti in termini di salute per chi la usa e in termini di sicurezza pubblica, per il giro di soldi che muove e il tipo di criminalità che la tratta.

Paola Pagnanelli