Evacuate quattro abitazioni occupate da tredici persone, sul posto le squadre dei vigili del fuoco di Macerata e del distaccamento apirano dei volontari, uomini della Protezione civile, tecnici della gestione dell’impianto che fa capo a Moie e polizia locale: più di una ventina di unità si sono mobilitate appena sempre più pungente è stato avvertito, intorno alle 9 di ieri mattina, il forte odore di gas che esalava dal sottosuolo, sprigionandosi da una fessura poi individuata, dopo un intenso impegno, lungo il tratto della conduttura principale del metano, una condotta di dieci centimetri di diametro, nella zona industriale di Apiro, tra la contrada Piaggia e la via Madonna della Fonte.
Subito per precauzione è stata chiusa la strada ed è stata transennata l’area di circa un ettaro, nella quale sono situati anche alcuni opifici.
La perdita aveva provocato un abbassamento della pressione del gas da Apiro fino a Frontale. Isolata l’area, l’operatività è stata finalizzata alla precisa intercettazione dello spazio da cui proveniva la fuga di gas, mentre si provvedeva a estendere l’indagine agli edifici, per verificare la presenza del metano. Durante l’esecuzione dei sopralluoghi, in particolare è stato accertato che in un’abitazione il gas aveva invaso lo spazio del soffitto. Era stata riscontrata pure la diffusione del metano in una fognatura e in un pozzo. Però intanto la situazione di rischio diminuiva: isolando il tratto, le esalazioni erano cessate, quindi si poteva lavorare per individuare con esattezza il punto in cui si era verificata la rottura, di cui poi è stata completata la riparazione.
In serata, è stata ripristinata l’erogazione del gas e dell’energia elettrica, e tre delle quattro famiglie che erano state allontanate sono potute rientrare nelle loro residenze: per la quarta invece si doveva avere la certezza sull’agibilità.
"È stata una giornata da nervi saldi – ha evidenziato il sindaco di Apiro Ubaldo Scuppa, che ha sempre seguito l’evolversi della situazione –, non nascondendo che eravamo un po’ preoccupati. Merita un elogio tutto il personale, che non si è risparmiato per risolvere l’imprevista contingenza".
Gianfilippo Centanni