CHIARA MARINELLI
Cronaca

Falange mozzata a Halloween: nei guai gli organizzatori della festa

L’episodio era avvenuto a Treia. Due morrovallesi imputati di lesioni ai danni di una 17enne

L’avvocato Massimiliano Wolf assiste i due giovani morrovallesi, finiti sotto processo con l’accusa di lesioni per quanto accaduto alla festa

L’avvocato Massimiliano Wolf assiste i due giovani morrovallesi, finiti sotto processo con l’accusa di lesioni per quanto accaduto alla festa

Macerata, 28 genaio 2025 – Si trancia la falange del mignolo durante la festa di Halloween, dopo essere scivolata dalle scale. Finiscono sotto accusa i due ragazzi che avevano organizzato la festa: si tratta di due 26enni, entrambi residenti a Morrovalle, che ora sono imputati per il reato di lesioni colpose. Ieri in tribunale a Macerata, davanti al giudice Vittoria Lupi, si è svolta l’udienza predibattimentale. Il processo si aprirà il prossimo 20 maggio.

I fatti erano avvenuti nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 2021, nel corso di una festa organizzata nei locali dell’ex agriturismo "Vecchio granaio" a Treia, preso in affitto. Nel corso della festa, secondo l’accusa, qualcuno avrebbe fatto cadere sul pavimento delle bevande alcoliche. Sulle scale una giovane di Treia, all’epoca dei fatti 17enne, sarebbe scivolata e, afferrando istintivamente la ringhiera per cercare di non cadere, il mignolo della mano sinistra le era rimasto incastrato. La giovanissima si era mozzata così una falange del mignolo. I suoi amici la avevano subito soccorsa e la 17enne era stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata. Dopo un primo controllo da parte del personale medico, considerata la gravità della situazione, la giovane era stata trasferita all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona. Per lei una prognosi di trenta giorni e l’amputazione parziale dell’arto.

Dopo la denuncia ai carabinieri, era stata aperta una indagine da parte della procura e così i due giovani organizzatori della festa di Halloween sono finiti sotto accusa. I 26enni, che respingono le accuse, sono difesi dagli avvocati Eleonora Wolf e Massimiliano Wolf, mentre la giovane rimasta ferita si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Renato Coltorti.