Faida per le olive, coppia sotto processo

Aggressione e minacce in mezzo a un campo a Recanati: i due sono accusati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni

Faida per le olive, coppia sotto processo

L’avvocato Piergiorgio Moretti davanti al tribunale

Vanno a raccogliere le olive e vengono avvicinati mentre sono nel campo da una coppia, che comincia a gridare contro di loro: "State rubando, queste olive sono mie, voi non dovete entrare qui". Poi prendono le reti, le strappano dalle mani e buttano all’aria tutte le olive raccolte. Questo, secondo l’accusa, è quanto avrebbero fatto Giorgio Angerilli e Catia Stefoni, marito e moglie residenti a Potenza Picena, 54 anni lei e 63 anni lui, ora sotto processo per esercizio arbitrario delle proprie ragioni. I fatti di cui sono chiamati a rispondere sarebbero avvenuti l’11 novembre del 2021, in un appezzamento di terreno che si trova a Recanati. Secondo l’accusa, sostenuta ieri in tribunale a Macerata dal pubblico ministero Raffaela Zuccarini, Giorgio Angerilli avrebbe minacciato un uomo, che si era recato nel campo di proprietà della moglie, insieme al fratello e a un altro uomo, per raccogliere le olive. Il 63enne sarebbe entrato nel campo gridando contro di loro: "Voi state rubando, queste olive sono mie, io sono proprietario di tutto. Voi non dovete entrare qui, non avete diritto di stare qui" e, nel frattempo, avrebbe strappato, con violenza, dalle mani dei tre i teli sistemati per la raccolta delle olive, rovesciandoli e buttando all’aria tutto il raccolto. Poi sarebbe tornato sul posto insieme con la moglie, la 54enne, a bordo di un’auto, bloccando il passo per impedire l’uscita del furgone dei tre. La donna sarebbe uscita dall’auto minacciandoli: "Non azzardatevi a uscire da qui. Questa è tutta roba mia. State rubando le mie olive. Guai a voi se vi azzardate a mettere piede qui". Ieri in tribunale a Macerata, si è svolta davanti al giudice Andrea Belli l’udienza predibattimentale. Gli imputati, che avranno modo di dare la loro versione, sono difesi dall’avvocato Paolo Florio. L’uomo che stava raccogliendo le olive con il fratello e a un amico è parte civile con l’avvocato Piergiorgio Moretti.

Chiara Marinelli