"L’insurrezione scomposta di Paolucci sulla vicenda dell’ex Ceramica ci fa davvero pensare. Sul progetto della scuola elementare, ricordo che Ecocittà avrebbe dovuto realizzare la struttura e non lo ha fatto. In secondo luogo, Paolucci parla di ostruzionismo del centrodestra, ma evidentemente non ricorda che era nato addirittura un comitato di cittadini contrario a quel progetto". Il primo cittadino Noemi Tartabini non ci sta e risponde subito all’allora sindaco Sergio Paolucci sulla situazione dell’area ex Ceramica a Porto Potenza, rimasta inquinata diversi anni fa a causa di alcune sostanze tossiche. Nelle scorse settimane Mario Morgoni del Pd aveva incolpato l’attuale giunta delle criticità in corso su quel sito, mentre Tartabini aveva ribadito che la vicenda era stata "ereditata" dalle passate amministrazioni del centrosinistra. A sua volta era intervenuto Paolucci che, invece, aveva puntato il dito contro il centrodestra. "L’Amministrazione sta lavorando per affrontare la situazione, come dimostra il collaudo del secondo stralcio delle opere di urbanizzazione – ribatte Tartabini -, l’apertura della strada che collega le palazzine residenziali con la provinciale, la messa in sicurezza del passaggio pedonale e il costante confronto con il legale incaricato della questione. Non c’è alcun immobilismo, piuttosto preoccupazione per quella che è una incompiuta ereditata. Quando Paolucci dichiara che l’Amministrazione da lui presieduta non doveva verificare le garanzie dell’investimento Ecocittà – aggiunge ancora -, fa un’affermazione grave. Governare un territorio significa preservarlo e tutelarlo: per questo le proposte e la relativa sostenibilità economica vanno sempre controllate. Nessuno ha mai messo in dubbio la validità del programma di bonifica. Evidentemente, però, ci sono stati problemi relativi ai costi previsti, considerato che a oggi abbiamo una ditta in liquidazione impossibilitata a completare quanto iniziato". Tra le contestazioni sollevate da Paolucci, c’era anche il progetto di una nuova scuola elementare all’interno dell’area ex Ceramica, che non è mai stata realizzata. "Questo perché nel 2011 si era costituito il comitato ’Nuova scuola parliamone’, che includeva al suo interno degli esponenti politici molto vicini all’ex sindaco e aveva raccolto oltre 600 firme – sottolinea il sindaco Tartabini -. Quel comitato aveva definito il progetto preliminare della nuova scuola come "inadeguato e superficiale rispetto ai bisogni delle famiglie". Tra l’altro, era una struttura priva di aula magna e di palestra. Quindi, l’ex sindaco dovrebbe rivolgersi al collega Morgoni che, nella ricerca spasmodica della visibilità perduta, ha innescato l’ennesima diatriba per ritagliarsi il proprio spazio mediatico".
Giorgio Giannaccini