LORENZO FAVA
Cronaca

"Ex Capam, ordinanza per la bonifica"

"Entro 60 giorni l’area dell’ex Capam dovrà essere ripulita". Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Sandro Parcaroli ha annunciato la...

"Entro 60 giorni l’area dell’ex Capam dovrà essere ripulita". Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Sandro Parcaroli ha annunciato la...

"Entro 60 giorni l’area dell’ex Capam dovrà essere ripulita". Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Sandro Parcaroli ha annunciato la...

"Entro 60 giorni l’area dell’ex Capam dovrà essere ripulita". Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Sandro Parcaroli ha annunciato la firma di un’ordinanza che intima alla proprietà dell’area a Sforzacosta, oggi in concordato preventivo, di ripulire le cisterne abbandonate. Il consigliere di Strada Comune Alberto Cicarè (foto) si era fatto portavoce delle istanze dei residenti, che nel 2023 avevano anche raccolto 200 firme per chiedere che la zona fosse messa a posto. Se la proprietà non dovesse effettuare la bonifica entro il tempo stabilito, "ci penserà il Comune, mettendo i costi a carico dell’azienda. La faccenda non è risolta, alle ordinanze bisogna dare seguito. Ci sono però, ora, le premesse per risolvere il problema di questa bomba ecologica". Cicarè aggiunge: "Non è un caso che il sindaco abbia firmato questa ordinanza, contingibile e urgente, proprio ora. Avevo contattato il TgR perché questa realtà di degrado, in una zona tra l’altro inaccessibile per via di mura, piante rampicanti, vegetazione incolta, insetti e liquidi fosse documentata". L’ordinanza "contingibile e urgente" è uno strumento che può essere impugnato in casi di emergenza sanitaria, igiene pubblica o grave incuria del territorio. Alcune delle cisterne sono interrate, per cui ne va anche "verificato lo stato di conservazione". L’azienda, che fino al 2008 si occupava di commercio all’ingrosso di lubrificanti, è in concordato preventivo, essenzialmente fallita ma, spiega Cicarè, "ora abbiamo le premesse per ottenere il risultato; la faccenda non è conclusa – rimarca –, chiediamo la pulitura dell’area da quasi due anni. Va dato seguito all’atto del sindaco, bisogna controllare che la proprietà agisca e, se non dovesse farlo, deve provvedere il Comune, diventando poi creditore dell’azienda".

Lorenzo Fava