"Ero ubriaco e non ricordo nulla". Il ladro patteggia e torna libero

Processo ieri all’operaio siciliano arrestato per il furto alla pasticceria di Castelraimondo.

"Ero ubriaco e non ricordo nulla". Il ladro patteggia e torna libero

"Ero ubriaco e non ricordo nulla". Il ladro patteggia e torna libero

"Sono andato a vedere la partita dell’Italia, ho bevuto, di quello che è successo dopo non ricordo niente. Ma chiedo scusa a tutti, ai titolari del negozio e ai ragazzini". È quanto dichiarato ieri mattina da Filippo Liparoto, 50enne siciliano che la notte tra giovedì e venerdì ha compiuto un furto alla pasticceria Savi in corso Italia a Castelraimondo. Verso le 3 aveva forzato la porta della pasticceria, aveva preso la cassa ed era fuggito. A riprenderlo con il cellulare e a chiamare i carabinieri erano stati tre minorenni, insospettiti nel vedere quello che stava facendo il 50enne. Grazie a loro i carabinieri erano riusciti a fermare il siciliano (formalmente residente ad Ancona ma domiciliato a Castelraimondo, perché impegnato come operaio nei lavori della ricostruzione post sisma). L’uomo aveva nascosto la cassa tra le aiuole in una strada non lontana dalla pasticceria, era tornato a casa, si era cambiato ed era riuscito.

Messo ai domiciliari, ieri il 50enne è stato accompagnato in tribunale a Macerata per la convalida dell’arresto e la direttissima davanti al giudice Andrea Belli e al pm Raffaela Zuccarini. In tribunale sono arrivati anche i titolari della pasticceria e i ragazzini che lo avevano filmato, accompagnati dai genitori, ma sono rimasti tutti fuori dall’aula perché Liparoto, dopo aver confessato e chiesto scusa, con l’avvocato difensore Lucia Testarmata ha chiesto di patteggiare la pena concordando col pm sei mesi di reclusione, convertiti in 2mila euro da pagare in 20 rate da 100 euro. Dopo la sentenza Liparoto, che ha numerosi precedenti, è tornato in libertà.

Benedetta Lombo