"Sono esasperato e stanco di subire furti". È lo sfogo di Massimo Morresi, titolare del supermercato "Tigre Amico" in via Leopardi a Macerata. Nella notte tra venerdì e sabato, all’incirca verso mezzanotte, un giovane ha cercato di entrare nel supermercato prendendo a calci e mazzate con un grosso pezzo di ferro la vetrina di ingresso. Ma poi è scattato l’allarme e lui è scappato a mani vuote. "Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso, la sua immagine è ben visibile e riconoscibile – spiega Morresi –. La sua azione di forzatura è durata più di dieci minuti e, nel mentre agiva, sono passate anche delle persone che non hanno fatto alcuna segnalazione alle forze dell’ordine. Nel momento in cui la vetrina, ormai divelta, ha fatto scattare il sistema di allarme l’autore del gesto è scappato". Il titolare ha quindi raggiunto l’attività in piena notte allertato da un altro commerciante della zona.
"La mattina successiva – aggiunge – ho sporto denuncia alla polizia producendo i video registrati dalle telecamere di sorveglianza, mi hanno detto che si tratta di un uomo già conosciuto". Ma non è tutto. "Il pomeriggio dello stesso giorno (sabato; ndr) – spiega Morresi –, lo stesso uomo è entrato nel mio punto vendita insieme con un altro per fare acquisti, anche se immaginavo quali fossero le sue intenzioni, e, mentre stavano passando davanti alle barriere cassa che dotate di sistema di anticheggio è scattata la suoneria di allarme furto. Mi sono avvicinato e ho chiesto ad entrambi di aprire il giubbetto che indossavano. L’autore della tentata rapina della sera precedente aveva nascosto un salame che stava tentando di rubare e si è rivolto a me dicendomi "io me lo apro, ma se non ho niente ti spacco la faccia", così mi ha dato uno schiaffo e mi ha preso a spintoni".
A quel punto il titolare ha chiamato le forze dell’ordine e poco dopo sono arrivati sul posto i vigili urbani. "Qualche giorno fa – prosegue –, due bambini di circa dieci anni hanno rubato della merce e, al richiamo dell’addetta alla cassa che chiedeva di lasciare la borsa contenente i prodotti rubati, uno di loro, prima di scappare con la borsa piena, le ha detto "mettimi le mani addosso. Così ti denuncio". Questa situazione sta diventando insostenibile, non riusciamo a fare il nostro lavoro in sicurezza. E quello che fa più rabbia è che nonostante si sappia con certezza chi sono gli autori degli illeciti non vengono presi provvedimenti".