Nel 2025 l’amministrazione Ciarapica prevede di portare a casa 7 milioni e 216mila euro dagli incassi dei permessi a costruire rilasciati dall’Ufficio tecnico per attività urbanistiche o edilizie sul territorio. Si tratta di una cifra monstre: il triplo rispetto al 2023 e un terzo superiore a quella del 2024, pure "gonfiata" dalle centinaia di progetti presentati da chi ha usufruito del Piano casa, opportunità che però scadeva a dicembre.
Considerando che si tratta di stime, e anche ammesso che parte di questi introiti sia contabilizzata nell’anno che sta per arrivare, è comunque un record di sempre. Basta osservare il trend storico di questa tipologia di incassi: due milioni 86mila euro nel 2022, che aumentano di poco nel 2023 attestandosi a due milioni 350mila euro, poi arriva il balzo del 2024, quando entra in scena il Piano casa e la somma risulta doppia rispetto all’anno prima, ben cinque milioni e 682mila euro, per arrivare al bilancio di previsione approvato a fine mese dalla giunta che per il 2025 mette in entrata 7 milioni e 216mila euro.
Una spiegazione al boom potrebbe stare nell’operazione ex Ceccotti, ma difficile immaginare che entro il prossimo anno possano partire i lavori della lottizzazione. E in ogni caso l’entità della cifra fa immaginare una politica urbanistica ed edilizia con il piede sull’acceleratore anche nel 2025, con all’orizzonte varianti urbanistiche e nuovi cantieri in aggiunta a quelli – Piano casa docet – che stanno stressando il territorio.
Come legge prevede, i proventi derivanti dai titoli abilitativi edilizi e dalle sanzioni contestate in materia edilizia devono avere destinazioni vincolate a specifici settori e nei conti del 2025 è previsto l’utilizzo di un un milione e 710mila euro per il finanziamento della spesa corrente come segue: 693mila euro assegnati al settore dei trasporti e della mobilità, 464mila euro andranno alla tutela, alla valorizzazione e al recupero ambientali, 196mila euro verranno indirizzati alla gestione dei beni demaniali e patrimoniali, 114mila euro all’istruzione, 127mila euro alla gestione del servizio idrico, 64mila euro allo sport, 32.500 euro all’istruzione prescolastica, 15mila euro alla sicurezza urbana, 1.300 euro a interventi per l’infanzia e per i minori, 4mila euro all’edilizia residenziale pubblica, 5.780 euro alla polizia locale, mille euro al funzionamento dei servizi istituzionali, 3mila euro alle attività culturali, 1.500 euro all’istruzione universitaria.
Lorena Cellini