La pagella - nel complesso - è positiva. Per di più, nella graduatoria generale sale dal 27esimo al 23esimo miglior posto, guadagnando quattro posizioni rispetto all’anno scorso, la migliore tra i cinque capoluoghi marchigiani. "L’ecosistema urbano 2024", il report annuale di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, sulle performance ambientali di 106 Comuni capoluogo, giunto alla sua trentunesima edizione, promuove Macerata. Ma c’è anche qualche ombra, sui cui vale la pena riflettere. Vediamo. L’indagine è stata condotta analizzando 20 parametri riferiti a cinque macroaree (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente), sulla base dei quali è stato costruito un indice di valutazione.
Macerata, al 23esimo posto, stacca tutti gli altri capoluoghi marchigiani: Ancona è al 33esimo, Pesaro al 46esimo, Ascoli Piceno al 50°, Fermo al 100esimo, confermandosi la "regina green". Un primato da attribuire, in particolare, all’aria pulita, ad una gestione efficiente dell’acquedotto, ad una elevata percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti, ad una diffusa presenza di impianti da solare pubblico, e ad un contenuto numero di vittime della strada. Per quel che riguarda l’aria, in particolare le polveri sottili, Macerata si colloca al 13esimo miglior posto in Italia, per le Pm10 (un media di 18 microgrammi per metro cubo d’aria tra i valori medi annui), e al 17esimo posto (l’anno prima era all’ottavo) per le Pm 2,5, con una concentrazione media di 11 microgrammi per metro cubo d’aria (erano 9). Sprechiamo poca acqua: la differenza tra quella immessa in rete e quella consumata è del 14,8%, valore che ci colloca al sesto miglior posto in Italia, e ben lontano da quello medio provinciale, che oscilla fra il 38 e il 40%.
La città è al 23esimo miglior posto per la raccolta differenziata dei rifiuti (75,4%), di cui produciamo una quantità (465 chilogrammi pro capite l’anno) più ridotta rispetto a quella di altre città. Per quanto riguarda il "solare pubblico", con 6,3 kilowatt installati su edifici pubblici ogni mille abitanti ci posizioniamo al 35esimo posto (eravamo al 30esimo). Con 4,3 morti più feriti ogni mille abitanti, registriamo un numero contenuto di vittime della strada (31esimo posto). Queste le note positive che, però, evidenziano qualche difficoltà a tenere le posizioni. Nel quadro generale, tuttavia, non mancano anche situazioni negative. È vero che Macerata centro storico è in collina, ma le sue frazioni più importanti sono a valle. Nonostante ciò, c’è solo un metro e mezzo di piste ciclabili ogni 100 abitanti (91esimo posto), mancano Ztl (86esimo posto) e siamo una delle città più motorizzate d’Italia: in città circolano 71 auto ogni 100 abitanti (75esimo posto).
Non a caso, dunque, siamo al 71esimo posto per quanto riguarda i passeggeri del trasporto pubblico (21,2 viaggi/abitante/anno), con una con una ridotta offerta del trasporto pubblico locale (20,1 chilometri/vettura/abitanti/ anno (61esimo posto). Il verde degli alberi non è granché (71esimo posto), nemmeno quello totale, visto che le aree verdi sono pari a 21metri quadrati per abitante (67esimo posto). Poche anche le isole pedonali 21, metri quadrati per abitante (6eesimo posto), male anche l’uso efficiente (68esimo posto) e il consumo (67esimo posto) del suolo.