"Di fronte a una ricostruzione post-sisma che finalmente procede con la giusta rapidità, Carancini "rosica" e strumentalizza il terremoto, usando illusorie astuzie statistiche assimilabili a quelle del pollo di cui Trilussa ci invita a diffidare". Simone Livi, capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio regionale, replica al consigliere dem Romano Carancini, che aveva attaccato il commissario straordinario Guido Castelli comparando i dati del rapporto di maggio con quelli del predecessore Giovanni Legnini e sottolineando un "significativo rallentamento delle procedure". "“Con Legnini si presentavano più pratiche“, dice lo “statistico“ Carancini, che però usa per giustificare i suoi calcoli le cosiddette “pratiche semplificate“ – prosegue Livi –. Erano sostanzialmente cartelle vuote che servivano solo per dire che le pratiche erano “presenti“. I numeri di Carancini inoltre sono drogati da un altro fatto: ad un certo punto, venne fissato un termine perentorio per la presentazione dei progetti. Pur di non decadere, perdendo così la possibilità di vedere finanziati i progetti dei propri committenti, i tecnici si precipitarono a presentare progetti parziali e incompleti. Progetti utili alle statistiche di Carancini, ma evidentemente poco utili all’effettiva ricostruzione. Relativamente alla ricostruzione pubblica, invece, Carancini per un certo verso evidenzia proprio ciò che con più forza si mette in luce nel rapporto del commissario Castelli, ovvero che nelle passate gestioni i fondi erano stati sì erogati ai soggetti gestori (con anticipi di cassa che arrivavano anche al 40% del valore economico degli interventi) ma purtroppo gli stessi non erano stati avviati, quindi i soldi erano fermi nelle casse. La vera sfida per il governo è far sì che queste opere vengano effettivamente realizzate in favore dei cittadini che aspettano da troppo tempo e non ci si fermi sui meri trasferimenti. I numeri del rapporto dimostrano questo e cioè che il 95% dei 3.500 interventi della ricostruzione pubblica sisma 2016 si sono sbloccati, il 66% ha una progettualità attiva e ben il 12% è concluso. La svolta nella ricostruzione, garantita dal commissario Castelli e dal presidente Acquaroli è sotto gli occhi di tutti. A Carancini evidentemente questa cosa non va giù. Ci dispiace per lui e per le sue sofferenze. Per quanto ci riguarda continuiamo a lavorare senza sosta a tutti i livelli".
CronacaDuello sulla ricostruzione: "Carancini sta rosicando"