Due nomi per la guida dell’Accademia. Il dopo Ghezzi tra Gobbi e Capparucci

La direttrice uscente non può candidarsi. Le elezioni si terranno il 5 settembre .

Due nomi per la guida dell’Accademia. Il dopo Ghezzi tra Gobbi e Capparucci

Due nomi per la guida dell’Accademia. Il dopo Ghezzi tra Gobbi e Capparucci

Paolo Gobbi (foto sopra) e Piergiogio Capparucci (foto sotto) hanno presentato la candidatura per succedere a Rossella Ghezzi alla guida dell’Accademia di belle arti di Macerata nel triennio 2024-27. La direttrice uscente non può candidarsi avendo fatto due mandati. Adesso inizierà la campagna elettorale per i due pretendenti considerando che le elezioni si terranno il 5 settembre. Capparucci è docente di Light design dall’anno accademico 2008-09. Ha presentato un programma in cui prende in esame la didattica, l’informazione, la promozione e l’orientamento; la ricerca; l’internazionalizzazione; il personale tecnico amministrativo; gli studenti; la trasparenza e la comunicazione interna; la missione dell’Accademia in cui sia stretta la correlazione tra ricerca e conoscenza. Capparucci, per quanto riguarda la didattica, sottolinea la necessità di mettere i docenti nelle migliori condizioni per fare con gratificazione il lavoro: "questo – si legge – richiede aule idonee, con attrezzature funzionanti, personale di supporto, tutor, oltre a una buona conoscenza di almeno una lingua comunitaria". Capparucci spinge per l’internazionalizzazione: "è uno dei processi più urgenti da attivare e il punto di partenza deve essere un ufficio specifico".

Gobbi è docente di pittura e da 26 anni insegna all’Accademia di Macerata dopo le esperienze a Urbino, Milano e Lecce. Nel suo programma parla di spazi "come aspetti fondamentali per l’espletamento della formazione accademica, e la loro reperibilità – scrive nel programma – sarà uno dei problemi primari da risolvere".

Ed ecco quindi la necessità di contattare l’Amministrazione provinciale per una definitiva assegnazione dello stabile di via Berardi, di proseguire l’iter per reperire i fondi per riqualificare l’ex sede del Catasto acquistato di recente e in attesa della sua riconversione acquisire nuovi spazi. Poi Gobbi parla del mantenimento delle sedi di palazzo Galeotti e di via Gramsci, dell’insediamento nella sede di palazzo Torri e nei locali ex magazzini Rossini. Parla poi della necessità di docenti a contratto considerando l’ampliamento dell’offerta formativa, di "rivedere il calendario accademico distribuendo le lezioni in modo da evitare sovrapposizioni".