MAURO GRESPINI
Cronaca

Due marchigiani in canoa per 700 chilometri in Canada: “Spedizione nella natura selvaggia”

Carlo Guliardini e Roberto Vissani, di Osimo (Ancona) e San Severino (Macerata) sono in partenza: discenderemo tre fiumi e attraverseremo un lago. Sulle orme di Jack London

Carlo Guliardini e Roberto Vissani in una delle precedenti avventure

Carlo Guliardini e Roberto Vissani in una delle precedenti avventure

Macerata, 11 agosto 2024 – Carlo Guliardini di Osimo e Roberto Vissani di San Severino sono pronti a percorrere – sulle orme di Jack London (“Il richiamo della foresta”) – circa 700 chilometri discendendo tre fiumi e attraversando un lago a bordo di una tipica canoa canadese. Dove? Nella parte più remota del Canada occidentale, resa famosa dalla corsa all’oro del Klondike. Dunque, un bel viaggio e un’autentica immersione nella natura. Roberto è responsabile dell’Associazione Gommoning (specializzata nella discesa del Potenza a cavallo di grandi ciambelle galleggianti), mentre Carlo è socio di “Explora Expedition Pty Ltd”, società con sede in Sud Africa che si occupa di progettare e realizzare spedizioni naturalistiche in diverse parti del mondo.

Quando partirete?

“Il 19 agosto – rispondono i due protagonisti di questa avventura – arriveremo a Whitehorse Yukon, in Canada, e lì metteremo a punto la spedizione per iniziare il viaggio giovedì 22 agosto”.

Quante tappe prevedete?

“Cinque in tutto. Navigando lungo il Nisutlin River saremo a Teslin dopo 4 giorni. Dopodiché attraverseremo il Teslin Lake in uno o due giorni (60 chilometri; ndr). Quindi, la terza tratta ci porterà a scendere il Teslin River per circa tre giorni, fino a Hootalinqua. Da qui, navigando lo Yukon River per altri tre giorni, giungeremo a Carmacks. L’ultima tappa, infine, ci porterà in un paio di giorni a Minto, scendendo lo Yukon River e attraversando le famose Five Fingers Rapids”.

Come mai quest’esperienza?

“Nel mondo frenetico e digitalizzato di oggi è sempre più comune sentire il richiamo della natura selvaggia. Tuttavia, il nostro viaggio in questi luoghi incontaminati non ha lo scopo di dimostrare la nostra forza contro la natura, bensì di vivere un’esperienza di profonda immersione e rispetto per l’ambiente naturale”.

Dunque, nessuna sfida...

“Esattamente, non è una competizione, non è una lotta contro gli elementi della natura. Vuole essere piuttosto un’occasione per riscoprire il nostro posto all’interno del mondo naturale, per osservare e apprendere dai cicli della vita selvaggia e per rispettare profondamente l’ecosistema che troveremo”.

Impiegherete, più o meno, un paio di settimane, giusto?

“Sì, durante le quali scatteremo fotografie, ci dedicheremo alla pesca e faremo piccoli trekking, lasciando dietro di noi solo impronte e cercando di minimizzare qualsiasi impatto negativo sull’ambiente”.

C’è il timore di fare “brutti incontri”?

“La fauna selvatica va vista con rispetto e meraviglia: siamo ospiti nel suo habitat e la sopravvivenza di molti animali dipende anche dalla nostra capacità di essere rispettosi e consapevoli”.

Insomma, un viaggio di scoperta e rispetto...

“Crediamo che senza le distrazioni della tecnologia e delle preoccupazioni quotidiane, possiamo riscoprire la semplicità e la bellezza della vita, ritrovando un senso di pace e armonia interiore. La nostra iniziativa vuole essere pure un invito a tutti a guardare la natura come un prezioso tesoro da proteggere e vivere pienamente”.

Sarà possibile seguire il vostro viaggio?

“Pubblicheremo storie su Instagram (carlo_guliardini) e sul sito https://share.garmin.com/P27QH”.