
Il tribunale di Macerata dove si è aperto il processo
Senza avere il certificato di abilitazione al volo e senza assicurazione aveva fatto alzare in volo un drone che poi si era schiantato al suolo, dopo aver colpito la facciata della chiesa della Collegiata mentre era in corso il palio di San Ginesio. È finito sotto accusa per questo un pakistano di 27 anni, residente a San Ginesio. Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza predibattimentale. L’episodio era avvenuto la sera di Ferragosto del 2020 a San Ginesio, mentre erano in corso i festeggiamenti della rievocazione storica e la manifestazione equestre.
Quella sera un drone modello Mavic Pro DJI, del peso di 727 grammi, aveva sorvolato il centro abitato del Comune mentre si stava svolgendo la manifestazione. Dopo aver impattato con una parete della chiesa della Collegiata, era finito a terra, andando in frantumi, in mezzo alla piazza Alberico Gentili. Fortunatamente nessuno dei presenti, che in quel momento affollavano la zona in occasione dei festeggiamenti, era rimasto ferito.
Sul posto erano subito intervenuti i carabinieri di San Ginesio, che dopo rapide indagini avevano individuato il proprietario del drone che si era schiantato al suolo, il 27enne pakistano. Secondo l’accusa, sostenuta ieri in aula dal pubblico ministero Stefano Lanari, quel drone era senza il certificato di abilitazione al volo necessario per la classe dell’apr (aeromobile a pilotaggio remoto), e non c’era l’assicurazione, elemento per il quale si procede in sede amministrativa.
Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza davanti al giudice Francesca Preziosi. L’avvocato difensore Francesco Giorgio Laganà ha chiesto la messa alla prova per l’imputato e il processo è stato rinviato al 28 febbraio, per valutare l’istanza.
Chiara Marinelli