FRANCO VEROLI
Cronaca

Dottoressa malmenata. Per salvarsi è costretta a barricarsi in ambulatorio

CIVITANOVA (Macerata) Costretta a chiudersi in una stanza per sfuggire alla furia dell’aggressore. E’ quanto accaduto giovedì scorso a una giovane...

CIVITANOVA (Macerata)Costretta a chiudersi in una stanza per sfuggire alla furia dell’aggressore. E’ quanto accaduto giovedì scorso a una giovane dottoressa, medico di base, nel suo ambulatorio di Civitanova. "Purtroppo sembra che questa inaccettabile lista di atti di inciviltà si allunghi ogni giorno. Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alle vittime di questi incresciosi episodi", commenta Romano Mari, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Macerata, al quale la donna si è rivolta.

"Un paziente, accompagnato da un familiare – racconta Mari – ha raggiunto l’ambulatorio all’orario previsto, sulla base della prenotazione effettuata. Dopo un po’ è nata una discussione nel corso della quale il familiare ha iniziato ad aggredire verbalmente la dottoressa. Ma non si è fermato lì. Ad un certo punto l’ha afferrata per le braccia, poi l’ha sbattuta contro una porta. Fortunatamente la collega è riuscita a divincolarsi e a rifugiarsi in una stanza in cui si trovava la segretaria dello studio medico, chiudendosi dentro". Poco dopo, ancora in preda allo spavento, la dottoressa ha telefonato allo stesso Mari. "Era incerta se presentare la denuncia, temendo delle ritorsioni. Le ho detto che bisogna sempre denunciare, come poi ha fatto. È necessario per porre fine alle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari, tenendo anche conto del fatto che per questo reato la legge prevede l’arresto, non solo in flagranza, ma anche differito".

Fortunatamente la dottoressa non ha riportato conseguenze gravi, ma questa aggressione arriva pochi giorni dopo quella avvenuta al pronto soccorso di Macerata, dove due infermieri e una guardia giurata sono stati assaliti da un 36enne fuori di sé, che poi è stato arrestato dalla polizia. I due operatori sanitari hanno riportato lesioni con una prognosi di nove e sei giorni. Il presidente dell’Ordine è amareggiato, ma molto determinato a contrastare il fenomeno. "In collaborazione con l’Ast e le forze dell’ordine abbiamo messo a punto degli interventi precisi. Mi riferisco ad una certa organizzazione degli spazi, ma anche al ripristino del posto di Polizia negli ospedali di Macerata e Civitanova, anche se questo non copre le 24 ore. Ne abbiamo discusso in questi giorni, convenendo sul fatto che la copertura, o con la Polizia di Stato o le guardie giurate, deve riguardare l’intera giornata. Sarà anche installato nei pronto soccorso un sistema simile a quello presente nelle banche, un pulsante premendo il quale si allertano subito le forze dell’ordine. I colleghi impegnati nei servizi di guardia medica hanno in dotazione un dispositivo simile, attraverso il quale, in caso di necessità, possono subito lanciare un sos".

Ma c’è anche dell’altro. "Proporrò al nuovo consiglio direttivo l’attivazione di corsi Ecm, per l’autodifesa personale. Non si tratta di imparare le arti marziale, sia chiaro, ma di fornire adeguate informazioni e indicazioni sui comportamenti più adeguati da assumere in certe situazioni, al fine di prevenire o contenere l’aggressione".