LORENZO MONACHESI
Cronaca

Dolore per l’addio ad Anastasia: "Aveva una forza straordinaria"

L’Admo ricorda la giovane mamma, che lascia un figlio di quattro anni: "Aspettava il trapianto"

Anastasia Baroni nella redazione del Carlino con Eleonora Salvatori, presidente dell’Admo (Calavita)

Anastasia Baroni nella redazione del Carlino con Eleonora Salvatori, presidente dell’Admo (Calavita)

"La morte di Anastasia è una tragedia che ci lascia tanta rabbia e delusione, perché è sempre più complicato portare avanti il messaggio dell’importanza di essere donatori, di organizzare manifestazioni". Eleonora Salvatori, responsabile Associazione donatori midollo osseo (Admo) Macerata, descrive lo stato d’animo dopo la scomparsa di Anastasia Baroni, 23 anni, affetta da leucemia mieloide cronica. "Lei – ricorda – aspettava di fare il trapianto con la madre, pur non essendo totalmente compatibile, quando la situazione è precipitata con la malattia che si è ripresentata in modo aggressivo. Abbiamo contattato altri Centri, ma ci è stato detto che la situazione era andata troppo avanti".

Nel 2023 Anastasia aveva raccontato la sua storia al Carlino, svelando che l’autotrapianto non aveva dato gli esiti sperati e di essere in attesa di un donatore per un trapianto, ma quel donatore non è stato trovato. "C’è tanta tristezza, lei voleva solo crescere il figlio di 4 anni e non ha mai preso in considerazione che la malattia potesse avere il sopravvento, aveva una forza straordinaria". Questa tragedia trasmette ancora più forza. "Domani – dice Salvatori – abbiamo come Admo un incontro all’Itas, io andrò al funerale (in programma alle 9 nella chiesa di Piediripa, ndr) e altri saranno a scuola perché è troppo importante ogni incontro, ogni occasione". C’è da diffondere quanto possa essere fondamentale donare, perché solamente una persona ogni centomila è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita. L’obiettivo è aumentare il numero di donatori. "In Italia – Salvatori snocciola le statistiche – siamo più di 500mila donatori, nelle Marche sono 9.800, ma altrettanti sono stati cancellati per raggiunti limiti di età, e abbiamo 420 nuovi iscritti. In 31 anni, cioè da quando Admo è attiva nelle Marche, ci sono state 128 donazioni". Non si sa nulla se queste donazioni vanno a buon fine. "Si sa solo che c’è stata, ma non chi la riceve e come va. Poi c’è anche che tanta gente preferisce non parlare di avere effettuato il trapianto, mi rendo conto che ognuno elabora a proprio modo certe situazioni, si teme che la malattia possa ripresentarsi. Ma sarebbe importante portare una testimonianza di chi è guarito perché darebbe un incentivo alle iscrizioni". Dal 2017 Eleonora Salvatori è in prima fila con Admo. "Mi sto impegnando un anno dopo la morte di mia cugina per un linfoma. In questo modo porto avanti la sua battaglia che mi ha cambiata letteralmente, adesso mi impegno perché quell’esperienza drammatica possa portare qualcosa di positivo".