
Emanuele Pepa, sindaco di Recanati
Vanno aggiornati i dati sui siti recanatesi ritenuti ad oggi idonei ad ospitare la discarica pubblica. Grazie all’impegno del consigliere comunale Michele Brizi e al lavoro congiunto con gli uffici tecnici, a Recanati è stata ufficializzata l’esclusione dell’area Mattonata tra i siti candidati ad accogliere la nuova discarica provinciale. Un risultato frutto del sopralluogo effettuato lo scorso ottobre dal gruppo di lavoro dell’Università Politecnica delle Marche insieme all’architetto Maurizio Paduano, responsabile dell’ufficio tecnico comunale. "Un passo avanti importante", ha commentato il sindaco Emanuele Pepa che ha comunque ribadito l’attenzione massima sugli altri sette siti recanatesi ancora sotto esame – due a Chiarino, uno nei pressi del Castello Malleus, tre a Bagnolo e uno in località Santa Croce – insieme agli altri 28 individuati nel resto della provincia. Brizi ha ricordato come già dalla scorsa assemblea di luglio il Comune avesse chiesto trasparenza e rigore tecnico nella selezione e finalmente – durante l’ultimo incontro – sono arrivate risposte che aprono a una nuova fase: la scrematura dei siti che dovrebbe condurre entro poche settimane alla definizione dei luoghi idonei. Sul piano generale, il processo per l’individuazione del sito definitivo resta in fase di stallo: secondo fonti vicine al Cosmari, le classifiche dei siti circolate in passato sarebbero ormai da considerarsi superate. Sull’argomento interviene Paolo Gattafoni, presidente del Cosmari, che afferma che si registrano sviluppi anche sul fronte dell’ampliamento della discarica di Cingoli: "Il progetto è in fase di protocollo e dovrebbe essere pronto entro la fine del mese. Una volta approvato – ipoteticamente già nei primi giorni di maggio – si potrebbe evitare il conferimento fuori provincia riducendo i costi per il sistema". Resta, però, aperta la partita più ampia: la procedura Vas (Valutazione ambientale strategica), in dirittura d’arrivo, sarà determinante per la definizione finale dei siti. La tempistica resta condizionata da variabili tecniche e politiche. L’auspicio – spiegano – è che entro giugno si possa finalmente arrivare a un quadro chiaro e la decisione finale spetterà al Cosmari che dovrà scegliere il sito tenendo conto di tutti i parametri ambientali, tecnici e sociali. "È il tempo del coraggio – commenta il sindaco Pepa –, di cambiare prospettiva e lavorare con trasparenza su un tema così delicato. La priorità della nostra amministrazione sarà sempre quella di tutelare le famiglie che vivono, lavorano e rendono bella la nostra città. Auspico soluzioni alternative, come il termovalorizzatore, che possano rappresentare una vera svolta".
Asterio Tubaldi