Dipendenti senza stipendio. Chiuso il bar dell’ospedale

In tre si sono licenziate: "Gli ultimi soldi sono arrivati a settembre, nessuno si è mosso"

Dipendenti senza stipendio. Chiuso il bar dell’ospedale

Dipendenti senza stipendio. Chiuso il bar dell’ospedale

Bar dell’ospedale chiuso, dopo che tre dipendenti, da mesi senza stipendio, hanno deciso di licenziarsi. "Da settembre non prendiamo quello che ci spetta – raccontano –. Abbiamo provato a far presente la situazione, abbiamo sollevato il caso dove potevamo, ma nessuno è intervenuto. A questo punto non potevamo fare più nient’altro e ci siamo licenziate per giusta causa. Siamo state obbligate, perché nessuno ci ha ascoltato in tutto questo tempo". E così, con tre persone in meno, il bar ieri mattina è rimasto chiuso. Nel pomeriggio il responsabile della società che in appalto il servizio, la Falchi di Vicenza, è venuto in città per affrontare la questione, partendo magari da nuove assunzioni con cui colmare la voragine creata nell’organico. A quanto sembra, la società si troverebbe in difficoltà a rispettare gli accordi concordati con l’azienda sanitaria, quando la Falchi è subentrata per la gestione del bar impegnandosi a versare 900mila euro in cinque anni. L’affitto mensile si traduce in 15mila euro al mese. La somma era stata calcolata nel 2020, quando l’Area vasta preparò il bando per i bar dei quattro ospedali provinciali. Solo per Macerata, c’era stato anche un ricorso al Tar, poiché la ditta arrivata prima era stata poi esclusa per mancanza dei requisiti. Il tribunale aveva dato ragione all’azienda sanitaria, anche in secondo grado, e così il servizio era stato affidato alla Falchi. La società veneta però ora potrebbe chiedere all’Ast di rivedere l’accordo, e la direzione è stata già interessata dalla questione.