FRANCO VEROLI
Cronaca

La conferma dalle analisi: è Dengue. Il ragazzo di Tolentino trasferito a Fermo, disposte altre 2 disinfestazioni

Macerata, la direttrice Leoni: lavoriamo per controllare le zanzare Aedes ed evitare ogni possibile diffusione dei casi

Macerata, 12 ottobre 2024 – Il sospetto è diventato certezza. “Le analisi del laboratorio di riferimento regionale hanno confermato che il giovane tolentinate ricoverato all’ospedale di Macerata ha contratto la Dengue. Le sue condizioni sono in fase di miglioramento e oggi (ieri, ndr) pomeriggio sarà trasferito nel reparto di Malattie infettive all’ospedale di Fermo”. La dottoressa Maria Teresa Leoni, direttrice della Unità operativa complessa Igiene e sanità pubblica, Ambienti aperti e confinati dell’Ast di Macerata, fa il punto della situazione, evidenziando che l’ufficialità del caso fa scattare l’emergenza con tutto quel che ne consegue.

La disinfestazione contro le zanzare va ripetuta (foto d’archivio)
La disinfestazione contro le zanzare va ripetuta (foto d’archivio)

“Stiamo operando in modo tempestivo, continuativo e attento per controllare le zanzare Aedes e evitare ogni possibile diffusione dei casi. Dopo quello effettuato nella notte tra giovedì e ieri, abbiamo disposto altri due interventi di disinfestazione adulticida per questa notte (tra ieri e oggi, ndr) e la prossima (tra oggi e domani, ndr), poiché in queste condizioni devono essere tre e consecutivi”, spiega la Leoni. Le operazioni di bonifica interessano sostanzialmente le stesse aree già trattate nel primo intervento. In particolare, a Macerata quella interessata è la zona attorno all’ospedale. A Tolentino la disinfestazione riguarda l’intera area urbana e, in particolare, i luoghi frequentati dal giovane: l’area in cui si trova la sua abitazione, quella della scuola, il campo sportivo Sticchi. “Ma poiché questo ragazzo ha giocato a Castelfidardo sabato scorso, l’unico spostamento emerso, l’Ast 2 di Ancona ha previsto interventi di disinfestazione anche nel locale campo di calcio”, precisa la Leoni. “Questo – prosegue – potrebbe essere un caso isolato, ma noi non lasciamo nulla d’intentato. In questa logica rientra il potenziamento del monitoraggio con il posizionamento – oltre a quelle già attive – di altre ovitrappole”. Ma è necessario che ci sia una forte opera di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini affinché collaborino per ridurre la proliferazione delle zanzare. Anche perché il clima non aiuta: “Le piogge di questi giorni alternate a giorni di sole – conclude la Leoni – favoriscono la formazione diffusa di pozzanghere, anche piccole, ma che rappresentano l’habitat ideale per le zanzare”.