"Carissimo Babbo Natale, lo so, lo so... questa lettera arriva tremendamente in ritardo. Ma sai com’è, tra decreti legge, circolari interpretative, modifiche alle modifiche e contromodifiche, ho perso la cognizione del tempo". Inizia così la lettera aperta, scritta con amara ironia, da un ingegnere di Camerino, Roberto Di Girolamo (nella foto), in prima linea per le problematiche della ricostruzione. "Quest’anno volevo chiederti qualcosa di speciale: la capacità di comprendere le regole del Superbonus nelle zone terremotate del 2016 – prosegue –. Sì, proprio quelle zone che, dopo otto anni, ancora aspettano di rinascere dalle macerie. Mi dirai: "Ma come? Non era tutto chiaro?". Eh no, caro mio! Proprio quando pensavamo di aver capito come muoverci, Paf! Nuovo decreto, nuove regole, nuova confusione. I cantieri si fermano, i professionisti impazziscono, i cittadini disperano. I lavori devono finire entro il 2025! Come se la ricostruzione post-terremoto fosse un gioco a tempo, tipo "prendi il regalo prima che scada". Solo che qui non stiamo parlando di caramelle, ma di case, vite, comunità intere. I professionisti sembrano partecipanti a un reality show dove le regole cambiano ogni puntata. Quindi, caro Babbo Natale, quest’anno ti chiedo: un manuale "Superbonus per sopravvivere" con aggiornamenti automatici, una bussola per orientarsi nel caos normativo, un traduttore simultaneo decreto-italiano. E, se possibile, un po’ di buon senso da distribuire a chi scrive le leggi". Ironico il post scriptum. "Se proprio non riesci a portare questi doni, almeno lascia un po’ di carbone a chi continua a complicare la vita a chi sta ancora cercando di ricostruire la propria casa dopo il terremoto".
Cronaca"Decreti legge e circolari. Il Superbonus nelle aree del sisma è un groviglio in cui districarsi"