REDAZIONE MACERATA

De Padova: Benedetti ha offeso i siciliani e lo stesso Berlusconi

L'ondata di polemiche sulla consigliera Benedetti e le sue parole su Berlusconi e la mafia non accenna a diminuire. La consigliera De Padova si dissocia, mentre i consiglieri del M5S contribuiscono ad alimentare il caso. Si auspica una più coerente condotta da parte della politica maceratese.

De Padova: Benedetti ha offeso i siciliani e lo stesso Berlusconi

Non accenna a diminuire l’ondata di polemiche che hanno coinvolto la consigliera Lorella Benedetti (Fratelli d’Italia) dopo le parole espresse su Silvio Berlusconi e sui suoi possibili contatti con la mafia. A dissociarsi anche la consigliera Sabrina De Padova (nella foto), esponente della maggioranza ma di fatto esclusa da riunioni e decisioni oramai da alcuni mesi. "Sento il dovere di dissociarmi completamente dalle parole della Benedetti, perché le ritengo offensive sia nei confronti dei siciliani, restando basita per lo stereotipo del siciliano omertoso e connivente con il fenomeno mafioso, ma anche per lo stesso Berlusconi e, di riflesso Dell’Utri, che da “buon siciliano sapeva a cui rivolgersi“. Quindi la Benedetti ha chiaramente lanciato un boomerang e qualsiasi tentativo di ’aggiustare il tiro’ non fa altro che peggiorare la sua situazione, in quanto le sue parole sono piuttosto chiare perché scritte di suo pugno e lette durante l’assise. Trovo sconcertante che da parte di nessun esponente della maggioranza venga espresso alcuna considerazione, anzi è stata sostenuta da FI nonostante nel suo discorso si mettevano in cattiva luce Berlusconi e dell’Utri". L’occasione, però, offre alla consigliera lo spunto per bacchettare un po’ tutto il centrodestra e "la politica maceratese che evidenzia uno scollamento dalla società civile e dai cittadini, che mostrano sempre più insofferenza e incomprensione nei confronti di certi giochetti di palazzo. Auspico pertanto che ci possa essere una più coerente condotta di comprensione dei reali bisogni della cittadinanza".

Tornano sulle parole della Benedetti, anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle che hanno contribuito "a scatenare" tutto il caso, dato che la consigliera Benedetti ha fatto riferimento alla mafia e a dell’Utri, rispondendo all’intervento di Roberto Cherubini che aveva criticato l’intitolazione di una via a Berlusconi. "La scelta di dedicare una via a una figura pubblica rappresenta un riconoscimento ufficiale e un onore conferito a quella persona, creando un legame tra il suo nome e i valori e l’identità della nostra città. Dobbiamo dunque considerare attentamente se la persona in questione incarna tali valori e se la sua storia sia congruente con il messaggio che vogliamo trasmettere alle generazioni future - spiegano Roberto Cherubini e Roberto Spedaletti -. Berlusconi, indipendentemente dalle sue qualità come imprenditore o politico, ha subito una condanna in via definitiva. Dedicare una via a una persona con un passato di condanne contrasta con l’idea di promuovere una società giusta, basata sul rispetto delle norme e sulla responsabilità individuale".