REDAZIONE MACERATA

Danni per il maltempo, parte del molo vietata a pedoni e auto

L’ordinanza della Capitanera dovuta a motivi di sicurezza. La revoca solo dopo i lavori.

L’ordinanza della Capitanera dovuta a motivi di sicurezza. La revoca solo dopo i lavori.

L’ordinanza della Capitanera dovuta a motivi di sicurezza. La revoca solo dopo i lavori.

Una ampia zona dell’area portuale, parte dei moli compresi, vietata al transito delle auto e dei pedoni. La Capitaneria ha emesso l’ordinanza per l’interdizione della zona operativa tra il molo nord e il prolungamento del molo est. Sono le conseguenze della mareggiata di Natale, quando la violenza delle onde ha addirittura spostato gli scogli a protezione dei moli. Firmato dal comandante Chiara Boncompagni, il documento resta in vigore fino a quando il Comune non provvederà alla messa in sicurezza, in particolare del capannone dell’ex cantiere Anconetani.

Dal tetto, a causa delle forti raffiche di vento, si sono staccati pezzi di camera in eternt, precipitata a terra a poca distanza della colonnina del parametro del parcheggio. Nell’ordinanza si parla di "urgenza di tutelare l’incolumità pubblica in relazione al rischio determinato dalle condizioni meteo marine particolarmente avverse, nonché dalla presenza dei detriti, con l’interdizione delle zone portuali più interessate dalle condizioni meteo marine". Il peggio è passato, ma le condizioni di emergenza restano fino a quando la Capitaneria non deciderà di revocare le disposizioni.

L’area interessata dai divieti impatta su tutta la lunghezza del molo nord, coinvolge il varco di ingresso al Club Vela, attraversa il piazzale antistante i cantieri e finisce per interessare tutto il prolungamento del molo est: pedoni e veicoli non potranno circolare per ora. È un’area molto ampia, sulla quale la furia del mare e del vento, che hanno imperversato per due giorni, hanno lasciato il segno, spostando tonnellate di scogli e sbriciolandoli.

Oltre ai danni alle strutture portuali, registrato l’affondamento in rada di quattro imbarcazioni del diporto, il settore più colpito. Ferito anche uno dei proprietari dei natanti, nel tentativo di rinforzare gli ormeggi. E intanto monta la rabbia dei diportisti che da venti anni attendono i lavori per la messa in sicurezza del porto.