CHIARA MARINELLI
Cronaca

Danni da fauna selvatica, risarcimenti più veloci agli agricoltori

Addio alla carta, le denunce per i danni subìti dagli agricoltori da fauna selvatica diventano dematerializzate, rendendo la procedura tracciata...

Addio alla carta, le denunce per i danni subìti dagli agricoltori da fauna selvatica diventano dematerializzate, rendendo la procedura tracciata...

Addio alla carta, le denunce per i danni subìti dagli agricoltori da fauna selvatica diventano dematerializzate, rendendo la procedura tracciata...

Addio alla carta, le denunce per i danni subìti dagli agricoltori da fauna selvatica diventano dematerializzate, rendendo la procedura tracciata e più rapida anche per quel che riguarda il relativo risarcimento. Lo rende noto Coldiretti Marche che sta già formando i propri funzionari per garantire assistenza qualificata e puntuale. "Un passo avanti importante che consente, finalmente, di superare anni di incertezza e frammentarietà nella gestione di queste segnalazioni con risarcimenti tardivi e fumosi, offrendo agli agricoltori uno strumento concreto e tempestivo per ottenere il giusto indennizzo", spiegano da Coldiretti che, attraverso i suoi centri di assistenza, si è attivata per controllare che il nuovo sistema della Regione fosse non solo funzionante, ma anche realmente accessibile. I Caa Coldiretti sono già pronti ad accogliere le segnalazioni presso i propri uffici, offrendo un servizio totalmente gratuito di caricamento dei danni sul portale regionale Siar. "Questa nuova modalità operativa rappresenta un cambiamento significativo – proseguono da Coldiretti Marche – perché finalmente sarà possibile monitorare in tempo reale la distribuzione delle denunce, i tempi di gestione, l’entità dei danni dichiarati e quelli effettivamente riconosciuti. Uno strumento di trasparenza che permette di evitare ritardi, errori e – troppo spesso in passato – confusione o mancanza di dati da parte di diversi Ambiti Territoriali di Caccia". L’iniziativa si inserisce all’interno di una più ampia revisione dell’intero assetto di pianificazione faunistica regionale: un percorso che comprende anche la revisione degli statuti, dei regolamenti e l’elaborazione di un piano straordinario di abbattimento. Anche il problema del "de minimis" che tanto preoccupa alcuni agricoltori, risulta ormai superato, essendo lo stesso stato portato a 50mila euro e, soprattutto, anche perché con i vecchi massimali più bassi, le aziende che risultavano oltre il de minimis si contavano sulla punta delle dita.