LORENZO FAVA
Cronaca

Dall’acqua alla mozione sui rifiuti. Bilancio, passa la variazione . L’isola ecologica accende il Consiglio

L’assessore Piccioni: "Abbiamo reintrodotto il progetto di riqualificazione dell’ortomercato di oltre 8 milioni". E Rifondazione comunista distribuisce volantini sulla gestione della risorsa idrica.

Sit in e volantini distributi in corso della Repubblica da Rifondazione comunista

Sit in e volantini distributi in corso della Repubblica da Rifondazione comunista

Il Consiglio comunale ha dato l’ok alla ratifica di variazione di bilancio che la giunta ha approvato il 18 febbraio. "Iniziamo a marzo le variazioni di bilancio 2025 con la reintroduzione del progetto di riqualificazione dell’ortomercato a Piediripa di oltre 8 milioni – ha commentato l’assessore al Bilancio Oriana Piccioni –. Con questa variazione inseriamo anche una nuova mostra per l’anno 2025 riferita all’autrice Renata Boero e finanziata, in gran parte, dalla Regione; mostra che partirà a giugno a Palazzo Bonaccorsi e durerà fino a novembre. Inoltre abbiamo in programma di mettere in campo la riqualificazione urbana riferita al verde del bosco urbano di Collevario, di Rotacupa e del Sasso d’Italia. I restanti interventi riguardano variazioni ordinarie relative a diversi interventi che lo Stato e la Regione finanziano al Comune".

In consiglio si è discusso anche di gestione del servizio idrico. La questione è stata portata all’attenzione da Alberto Cicarè, consigliere di Strada comune. "Serve una volontà politica forte perché l’acqua rimanga pubblica – ha detto –. La questione è più attuale che mai, e l’accordo tra i gestori per la consortile pubblica è per soli due anni". "Le società partecipanti devono essere delle esecutrici. Vogliamo si rispetti la volontà referendaria, che non vuole profitti sull’acqua, e che gli utili vengano reinvestiti nel servizio", ha affermato Cicarè, ribadendo che "il Comune di Macerata deve farsi capofila di questa battaglia, fin dalla prossima assemblea, in programma la prossima settimana". Rispondendo, il sindaco Parcaroli ha asserito che "i tecnici si riuniranno per definire il cronoprogramma della fusione. La consortile presenterà la candidatura per l’affidamento in house, senza subconcessioni. L’Apm sta investendo e a Macerata la dispersione d’acqua è la più bassa della regione. La strada è stata presa, tutte le società partecipate sono concordi per la società unica che abbia l’affidamento in house, mantenendo così l’acqua pubblica".

Il consiglio comunale, che ha respinto la mozione di Cicarè, si era infuocato sulla mozione precedente, presentata dal consigliere FdI Andrea Blarasin riguardante la possibilità di attivare un servizio porta a porta per la raccolta dei rifiuti a Piediripa, vista la chiusura dell’isola ecologica. Rispondendo, l’assessore Laura Laviano ha chiesto il rinvio della mozione. Quando il consigliere del Pd Narciso Ricotta evidenzia che "la mozione non può essere presentata e rinviata a piacimento, l’ordine del giorno riguarda tutto il consiglio", le voci hanno iniziato a sovrapporsi e il presidente Luciani ha sospeso la seduta. Il consiglio decide poi di rinviare la mozione al prossimo consiglio.

Tornando al bilancio la ratifica riguarda contributi della Regione che per 40mila euro, aggiornamenti del Pnrr sulla digitalizzazione per 100mila euro, reiscrizione in bilancio di parte del progetto Iti2, social valley, di 1 milione e 226mila euro per la parte corrente. Inoltre sono stati aggiornati il piano degli acquisti e forniture del servizio assicurativo e il bando relativo alla gestione dei tributi minori. Infine, sono state reiscritte in bilancio le risorse dell’8x1000 che lo stato ha riconosciuto per il restauro pittorico di palazzo Buonaccorsi per 312mila euro.

La mozione riguardante l’acqua bene pubblico, ultima discussa in consiglio, era stata preceduta da un sit in di Rifondazione comunista in corso della Repubblica. "La soluzione di fusione delle società proposta da Parcaroli è una procrastinazione che porterà all’asta", ha commentato il referente Gianmarco Mereu dopo che la mozione è stata respinta.