Dalla neve agli incendi, ecco il nuovo pickup

Destinato alla protezione civile e attrezzato per le varie emergenze, è stato dedicato al piccolo Alfredino Rampi.

Dalla neve agli incendi, ecco il nuovo pickup

Dalla neve agli incendi, ecco il nuovo pickup

È stato inaugurato domenica il nuovo pickup della protezione civile di Porto Recanati, dedicato alla memoria del piccolo Alfredino Rampi, il bambino di 6 anni morto tragicamente nel 1981 dopo essere caduto in un pozzo, a Frascati (nel Lazio).

La cerimonia si è tenuta davanti a palazzo Volpini, ed erano presenti il sindaco Andrea Michelini, il consigliere comunale di maggioranza Gianluigi Serena, il parroco don Luca Beccacece e i volontari della protezione civile comunale. "Nel 2023, abbiamo partecipato a un bando per avere a disposizione nuovi materiali – ha spiegato il consigliere Serena, con delega alla protezione civile –. Così si è puntato su questo mezzo davvero moderno, ossia un un pickup equipaggiato per liberare le strade dalle neve e con un serbatoio utile in caso di incendio. Inoltre, si possono attivare delle luci speciali sone disperse, così come è possibile accendere delle sirene per avvertire la popolazione in caso di evacuamento. Lo abbiamo voluto intitolare ad Alfredino Rampi, perché la sua morte fu uno dei due eventi tragici che fece poi nascere la protezione civile, fino a farla diventare tra i gruppi di assistenza alla popolazione più importanti d’Europa".

Poco dopo è stato letto il ringraziamento scritto direttamente da Daniele Romeo, presidente della Fondazione Alfredino Rampi. A quel punto è seguita la benedizione del pickup da parte del parroco don Beccacece. A dirsi soddisfatto il sindaco Michelini: "Si tratta di un mezzo attrezzato delle più moderne tecnologie che consentirà di far fronte alle varie emergenze che stiamo vivendo con sempre più frequenza – ha detto il primo cittadino –. Sarà un’importante risorsa a disposizione del nostro gruppo comunale di protezione civile, che consentirà una maggiore tutela della sicurezza pubblica".

g. g.