Tempi certi per la costituzione della società consortile per la gestione unica del servizio idrico integrato e alluvionati esonerati dal pagamento della bolletta. Queste le decisioni dell’assemblea dell’Aato 3 di Macerata, riunitasi ieri mattina, per cercare di concretizzare il percorso volto ad evitare la messa a gara e conseguente privatizzazione del servizio. "Sul gestore unico ho presentato all’assemblea dei sindaci una proposta ben precisa, diciamo pure l’ultima possibilità", afferma il presidente Aato Alessandro Gentilucci. "Questa – spiega sempre Gentilucci – prevede che entro giugno, quando scadono le concessioni, gli attuali gestori devono costituire la nuova società. Dopo di che è previsto un percorso blindato, con tempi precisi, che si snoda per un periodo di 21 mesi, entro i quali mettere in piedi tutte le procedure e gli atti conseguenti. Queste sono le condizioni, nuova società e tempi certi, che consentono di evitare la gara. Una prima riunione tecnica è prevista per gennaio, e mi auguro che ognuno faccia la sua parte per raggiungere l’obiettivo. Spero proprio di no, ma se a giugno la società non sarà stata costituita sapremo di chi sarà la responsabilità".
Nella stessa seduta, sempre su proposta del presidente, l’assemblea ha previsto che le persone e le famiglie residenti nei comuni dell’Aato che sono vittime di alluvioni non pagano la bolletta. A spiegare la decisione nel dettaglio è sempre il presidente. "È stata una mozione unitaria per sostenere chi si trova in momenti di difficoltà – afferma Gentilucci –. Si tratta di situazioni in cui i cittadini, oltre a subire danni, devono spalare fango e pulire, spesso usando acqua. Così, oltre a quanto hanno subito, rischiano di trovarsi pure una bolletta pesante. Utilizzando risorse del fondo perdite occulte, invece, non pagheranno nulla. È una scelta coraggiosa che nelle Marche ha fatto solo l’Aato di Macerata". Sul percorso per arrivare al gestore unico i sindacati, che nei giorni scorsi avevano annunciato una mobilitazione proprio a difesa dell’acqua pubblica, sono cauti. "Abbiamo preso atto della decisione dell’Aato e del cronoprogramma che è stato presentato e ci auguriamo che – finalmente – si passi dalle parole ai fatti", afferma Andrea Coppari della Cgil.
"È chiaro che continuiamo a seguire con attenzione la questione – aggiunge –, e che manteniamo alta l’attenzione. Da oltre un anno si discute, ora ci auguriamo che davvero si facciano passi in avanti concreti per una gestione dell’acqua che sia unica e pubblica. Se necessario, però, si pronti a decise azioni di protesta, non escluso lo sciopero generale degli addetti al settore".