A teatro per riflettere sul cancro. Questo il senso di "C’è tempo", lo spettacolo che andrà in scena domenica alle 17.30 al teatro Annibal Caro, dove Laura Marziali racconterà i "diari della sua malattia", una raccolta di emozioni vissute nel periodo in cui ha dovuto affrontare il tumore. "Il tour – ha spiegato Marziali – nasce tra le corsie di un ospedale. Nel 2017, a 28 anni, mi fu diagnosticato un cancro, affrontai un intervento invasivo e un percorso di radioterapie. Scrivere per me era un mezzo terapeutico. Dopo due anni ho deciso di mettere in ordine quei pensieri e portarli sul palco. In tanti vivono la mia condizione. In ogni posto in cui ci esibiamo invitiamo medici, psicoterapeuti, istituzioni e referenti del volontariato per confrontarci e batterci per i diritti delle persone". Marziali è stata infatti impegnata nel riconoscimento della legge sul diritto all’oblio oncologico, ospite alla Camera, al Senato, in tv, convegni e festival di tutta Italia. Il provvedimento poi è stato approvato, riconoscendo il diritto alle persone guarite di non essere discriminate in fatto di adozioni, mutui, assicurazioni e concorsi.
Domenica spazio anche a Candy Castellucci, e la regia è di Leonardo Accattoli. A margine dell’esibizione, un tavolo di confronto con la dottoressa Lorena Verdecchia, oncologa dell’ospedale di Civitanova, Giovanni Delli Carpini, dirigente medico all’ostetricia e ginecologia di Ancona, la psicoterapeuta Claudia Capucci, Cristiano Bellissimo di Tribù dei nasi freddi e Amerina Orioli, presidentessa di "Come ginestre", centro di sostegno per le donne operate di tumore al seno. L’iniziativa è a ingresso con offerta libera. Voluta da "Come ginestre", ha il patrocinio dell’assessorato ai servizi sociali. Alla presentazione presenti anche l’assessore Barbara Capponi, Maria Luce Centioni dei Teatri, Amerina Orioli e Angela Gattari di "Come ginestre".
Francesco Rossetti