
"Dal 2016 in Inghilterra Stipendio raddoppiato nel giro di sette anni"
di Franco Veroli
Leonardo Machella, da quando vive a Yeovil?
"Dal giugno 2016. Sono partito subito dopo la laurea in Scienze infermieristiche a Macerata".
Come mai una partenza così immediata?
"Quando ho iniziato gli studi, nel 2012, c’erano molte più opportunità di lavoro. I posti a disposizione erano tanti. Poi, strada facendo, ho visto che il numero si era andato assottigliando e che i concorsi erano rari. Così ho deciso di guardarmi intorno e, prima ancora di laurearmi, dall’Inghilterra mi hanno offerto un lavoro".
Come ha fatto con la lingua?
"Nonostante lo studio dell’inglese allo scientifico di Macerata, all’inizio mi sono trovato in difficoltà. Per capire bene e parlare fluidamente ho impiegato circa due anni. Quando sono arrivato, l’esame di lingua non era ancora obbligatorio, oggi lo è".
Lavoro e retribuzione. Come si trova?
"Bene. La sostanziale differenza rispetto all’Italia non è lo stipendio che, all’inizio, viaggia più o meno sulla stessa cifra. E va anche detto che non c’è tredicesima, né Tfr. Il fatto è che qui l’infermiere è un’altra cosa, a metà tra medico e infermiere "base", una professionalità che si costruisce attraverso la progressione di carriera, con ricadute economiche importanti".
Ci spieghi…
"Sono arrivato a Yeovil come infermiere laureato, ma senza alcuna esperienza e lo stipendio era di circa 1.700 sterline (circa 1.890 euro) che, con i notturni, potevano arrivare a 1.900 (circa 2.115 euro). Ho frequentato un master e mi sono specializzato. Oggi sono un clinical endoscopist, faccio gastroscopie e colonscopie, e il mio stipendio è di 3.100 sterline: in sette anni l’ho quasi raddoppiato. Una crescita del genere in Italia non esiste. Posso prescrivere farmaci che attengono alla mia specializzazione, mentre in Italia lo fanno solo i medici".
Come si trova fuori dal lavoro?
"Vivo con una compagna, filippina, anche lei infermiera. Fare la spesa è meno costoso che in Italia e anche i costi delle bollette risultano più contenuti. Il problema vero è la casa: è difficile trovarla e costa tanto".
Rimpianti? Rientrerà?
"No. Faccio un lavoro che mi piace, con l’opportunità di crescere professionalmente e migliorare la mia retribuzione. E questo in Italia non è possibile. Insieme alla mia compagna abbiamo appena comprato casa. Con un mutuo, naturalmente".