
Gian Guido Nobili, esperto del Forum Italiano Sicurezza Urbana e curatore del volume «Abitare città sicure»
Cancelli, via Severini, quartiere Pace, zona Le Fosse, corso Cavour, area della stazione e alcune vie del centro storico meno frequentate o vicine a locali notturni: queste le aree di Macerata indicate come meno sicure nella ricerca condotta da studenti e studentesse del corso di Psicologia ambientale e dei processi organizzativi del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo Unimc. Sotto la supervisione della professoressa Alessandra Fermani, lo studio ha coinvolto giovani e adulti, perlopiù residenti in città, per un totale di 31 interviste in merito alla percezione di sicurezza nel contesto urbano. La ricerca ha evidenziato come questo senso di insicurezza sia percepito maggiormente dalle donne e come, per amplificarne il senso contrario, siano essenziali siano una buona illuminazione e arredo urbano e la presenza delle forze dell’ordine.
Occasione per presentare i risultati dello studio sarà la giornata di domani, ospitata dall’Università di Macerata e organizzata dalla cattedra di Psicologia ambientale in collaborazione con l’associazione "Insieme in sicurezza", presieduta da Romeo Renis. Alle 11, nell’aula 1 del Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo, al via la sessione dedicata agli studenti; alle 16, nella biblioteca statale di via Garibaldi, si svolgerà il dibattito aperto al pubblico. Ospite della giornata sarà Gian Guido Nobili, esperto del Forum Italiano Sicurezza Urbana e curatore del volume "Abitare città sicure. Politiche, strumenti, metodi" edito da Franco Angeli. Nel pomeriggio interverrà anche Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto. La sessione mattutina sarà coordinata dalla professoressa Fermani, il pomeriggio vedrà la conduzione di Mina Sehdev di UniMc e Lucia Nardi, poetessa e scrittrice.
Martina Di Marco