REDAZIONE MACERATA

Cristini: "Rubato l’anello del patrono"

San Severino, tramite i social l’architetto ha segnalato la scomparsa del gioiello dal simulacro. Il parroco: "Faremo accertamenti"

L’architetto Luca Maria Cristini ha denunciato sui social la scomparsa dell’anello che era al dito del simulacro del santo patrono di San Severino. A suo avviso, si tratta di "un furto sacrilego ai danni del patrimonio d’arte e di devozione di San Severino. Ordinariamente conservata nella cappella del Duomo Vecchio, per inagibilità post sismica l’urna del patrono è attualmente custodita nell’ex sala capitolare dell’Abbazia di San Lorenzo di Doliolo". Quello che per Cristini sarebbe un furto in piena regola, sarebbe avvenuto in una data non ben precisata e per confermare il suo timore ha pubblicato diverse foto del Santo con e senza l’anello al dito.

"Il nostro patrimonio artistico è a messo a repentaglio dai ladri, anche perché, purtroppo, è lasciato alla mercè di malintenzionati, senza le opportune misure di sicurezza". Padre Luciano Genga, che da un anno è parroco di San Lorenzo in Doliolo, sostiene però di non aver mai notato l’anello al dito del simulacro: "Stasera (ieri, ndr) si è svolta la messa in onore del santo patrono di San Severino. Cristini si è accorto di questa sparizione, ma onestamente io sono a San Severino da un anno e non l’ho mai visto. Non ne conoscevo l’esistenza. Quindi per ora non sporgeremo denuncia, perché prima va chiarito se l’anello è stato spostato da qualcuno". Anche l’arcivescovo di Camerino-San Severino Francesco Massara ha affermato di non essere a conoscenza dell’anello ma assicura che "se Cristini ha le prove dell’esistenza dell’anello, faremo denuncia".

Dopo la segnalazione sono in corso gli accertamenti del caso, per capire come siano andate le cose e prendere i provvedimenti più opportuni.

Gaia Gennaretti