MAURO GRESPINI
Cronaca

Cristina Biondi morta di leucemia. L'addio: "Ciao Cri, sei stata un esempio di coraggio"

Folla commossa al funerale della 31enne. "Eri una ragazza dolce, positiva e sempre disponibile con tutti"

I funerali di Cristina Biondi morta a 31 anni di leucemia

San Severino (Macerata), 21 agosto 2021 - Costernazione , incredulità. Non si dà pace la comunità settempedana per la scomparsa, improvvisa e prematura, di Cristina Biondi, maestra di scuola dell’Infanzia, sconfitta dalla leucemia a soli 31 anni dopo una coraggiosa battaglia. La chiesa di San Domenico, ieri mattina, non è riuscita a contenere i tanti amici, parenti e conoscenti che hanno voluto stringersi attorno ai familiari – il marito Bruno, il papà Giovanni e la mamma Patrizia – per dare l’ultimo saluto terreno alla cara "Cri". Fra tanta gente anche il sindaco Rosa Piermattei, in rappresentanza dell’intera città. Ha presieduto la celebrazione il cardinal Edoardo Menichelli.

Cristina Biondi: addio alla maestra uccisa dalla leucemia a 31 anni

Dalla sua toccante omelia sono arrivate le parole di Gesù a confortare gli animi: "Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno". E’ scritto nel vangelo di Giovanni, quando l’evangelista racconta della Resurrezione di Lazzaro. "Capisco il dolore che provate in questo momento – ha detto il cardinal Menichelli, rivolgendosi ai familiari – perché anch’io, piccolino, persi mia madre quando aveva trent’anni. Ed è legittimo, in fondo, chiedersi del silenzio di Dio di fronte alla morte, ma la speranza non deve mai abbandonarci, né la fiducia in quello che ci ha detto Gesù. Una vita dopo la morte è certa e il nostro amore è per sempre, al di là del contatto fisico".

"La presenza di Cristina sarà diversa, ma lei continuerà a vivere fra noi", ha concluso monsignor Menichelli invitando tutti alla preghiera. La funzione religiosa è stata animata dagli amici del Castello e alla fine i compagni delle band musicali in cui Cristina cantava hanno voluto dedicarle tre brani che erano i suoi preferiti. Grande commozione anche quando, al termine della liturgia, sono stati letti due messaggi di tenero commiato da parte di una zia e di un’amica, le quali hanno ricordato – fra le doti umane di Cristina – il suo essere "guida" per gli altri, "esempio di coraggio" per tante persone, spesso in condizioni di difficoltà. Non a caso fu la prima a svolgere il servizio civile con la Croce rossa di San Severino, nel 2009, restando poi a lungo fra i giovani volontari del comitato settempedano. "Conserviamo di lei ricordi bellissimi – racconta la coordinatrice Elena Amici –, era sempre positiva con tutti, una ragazza davvero brava. Siamo sconvolti". Molto toccante anche la testimonianza di Angelantonio Zecchini, da tempo costretto a vivere su una sedia a rotelle: "Quando avevo perso anche l’uso delle mani, tu Cristina, con la tua amica del servizio civile, venivi a casa e mi aiutavi per la lettura dei quotidiani e per prendere appunti... Ricordo commosso il tuo brio, la tua curiosità, il tuo ascolto attento e la tua dolcezza. Grazie di cuore perché sei stata un raggio di sole nella mia vita un po’ all’ombra". Cristina era questo, e da lassù, come un angelo, continuerà a far risplendere la sua luce.