REDAZIONE MACERATA

Cristiana Marotti respinge l'accusa di truffa, "In Appello dimostrerò le mie ragioni"

La donna respinge le accuse per cui è stata condannata in primo grado

"Non ho commesso alcun reato, e in Appello dimostrerò le mie ragioni". Cristiana Marotti respinge l’accusa di truffa ai danni di due elpidiensi, per la quale nei giorni scorsi è stata condannata a sei mesi di reclusione e a risarcire le due vittime. La donna era stata anche accusata di esercizio abusivo della professione di avvocato, ma per questo è stata assolta. "Non mi sono mai spacciata per avvocato – premette la donna –. Faccio consulenza infortunistica stradale nella fase stragiudiziale, ma da nessuna parte nei miei documenti c’è scritto che sono avvocato. Quanto alla presunta truffa, ho dato ai clienti le ricevute di ogni somma che mi è stata data: possibile che una truffa si faccia così, con le ricevute dei pagamenti? Per altro ho anche fatturato quelle somme, a mio nome ovviamente. Non è vero che la causa non era stata avviata dal giudice di pace, ma si è fermata quando i clienti non si sono presentati alla visita medica. L’opposizione alla multa invece è stata accolta, con tanto di condanna della prefettura a risarcire i due elpidiensi. E tutto quello che dico è documentato e dimostrabile. Quello che ho fatto è tutto in regola".

Assistita dall’avvocato Mauro Chiariotti, la donna ora farà appello per far valere le sue ragioni. "Purtroppo in primo grado non abbiamo potuto farlo – spiega il legale – perché a causa di gravi problemi di salute dei familiari la mia assistita non è mai potuta venire alle udienze a Macerata. Ora però faremo ricorso e in appello produrremo i documenti per chiarire come siano andate le cose". La vicenda dunque sarà riesaminata dalla corte di Ancona. Se la sentenza di primo grado dovesse essere confermata, la condanna diventerà esecutiva e la civitanovese, oltre a risarcire i due che l’hanno denunciata, dovrà fare volontariato per tre mesi alla Caritas.