REDAZIONE MACERATA

Covid, positivi quintuplicati in un mese. "Ma non c’è nessun allarme"

Nella provincia di Macerata i casi di positività al Covid sono aumentati da 16 a 93 nell'ultima settimana, seguendo la tendenza regionale. Invito alla prudenza, con particolare attenzione ai soggetti fragili, e misure di prevenzione, tra cui la somministrazione del vaccino.

Covid, positivi quintuplicati in un mese. "Ma non c’è nessun allarme"

Nella settimana dal 28 luglio al 3 agosto in provincia di Macerata sono stati registrati 16 casi di positività al Covid. Nell’ultima settimana, dal primo all’8 settembre, invece, i casi positivi sono saliti a 93, quasi sei volte in più. Una tendenza che si inscrive nel quadro regionale: nei periodi sopra richiamati i positivi sono aumentati da 111 a 500, l’incidenza per 100mila abitanti è quasi quintuplicata, passando da 7,38 a 33,4, mentre i ricoverati sono passati da 4 a 74 (73 in reparti non intensivi e uno in reparti semi intensivi). Nell’intero mese di agosto nelle Marche i casi positivi sono stati 1.189: se si mantiene l’andamento attuale a fine mese si potrebbe arrivare a duemila. Secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute relativo al periodo 31 agosto - 6 settembre "l’infezione si mantiene bassa seppur in aumento da tre settimane", con un numero di casi salito da 14.866 a 21.309, un aumento del 44%. Le autorità sanitarie, qui come altrove, sottolineano che non c’è da preoccuparsi più di tanto. Nello stesso tempo, però, invitano alla prudenza, in particolare per quel che riguarda i soggetti fragili e anziani affetti da più patologie.

La stessa Oms teme un forte aumento dei contagi con la stagione autunnale-invernale alle porte, ma nessuno ritiene che si possa parlare di allarme, anche perché – come appurato – l’infezione appare oggi meno pericolosa. Il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, ha sottolineato come l’attuale andamento clinico-epidemiologico non desti allarme, ma richieda "attenzione e misure di prudenza". Parole che si legano alla circolare, firmata dallo stesso Vaia, le cui indicazioni sono volte a "proteggere" le strutture sanitarie e a porre particolare attenzione ai soggetti fragili, con norme che riguardano l’effettuazione dei test rispetto all’accesso in pronto soccorso o nelle Rsa. Insomma, si sta cercando di agire sul fronte della prevenzione, anche invitando le persone più a rischio a farsi somministrare il vaccino. Vale la pena ricordare che mercoledì prossimo gli studenti tornano sui banchi di scuola. E ci sono presidi preoccupati.

Franco Veroli