Cosmari, l’apertura ai privati divide: "Profitti sulla pelle dei cittadini"

Bisonni (Europa Verde): nessuno verrà per fare beneficenza, va respinta qualsiasi proposta oscena. Il vicepresidente Giampaoli contesta Rogante. Ciarapica: "Ragionamenti prematuri, ma il partenariato esiste".

Cosmari, l’apertura ai privati divide: "Profitti sulla pelle dei cittadini"

Cosmari, l’apertura ai privati divide: "Profitti sulla pelle dei cittadini"

"Siamo assolutamente contrari all’ingresso di un privato nel Cosmari. È chiaro che se entrerà non verrà per fare beneficenza, ma per conseguire il suo lecito profitto che sarà scaricato – ne siamo sicurissimi – sui cittadini". È netto e senza appello il giudizio di Sandro Bisonni, portavoce provinciale di Europa Verde, sul possibile ingresso di soci privati in Cosmari srl, la società pubblica che gestisce il ciclo dei rifiuti in provincia. "Neanche ci consola l’idea – prosegue – che il privato avrà inizialmente una quota minoritaria. L’esperienza ci insegna che, con il tempo, gli squattrinati enti pubblici perderanno quote aggiuntive (soprattutto se dovessero servire aumenti di capitale per progetti milionari) a vantaggio del privato che, al contrario, pian pianino guadagnerà quote sempre più consistenti, fino a impossessarsi completamente della società". Bisonni coglie l’occasione per ricordare i ritardi "dovuti agli errori commessi da più soggetti, nell’individuazione della discarica provinciale che hanno portato e porteranno ad aumenti della Tari" e rinnovare la contrarietà alla programmata realizzazione "di un digestore anaerobico da 60 milioni, perfettamente inutile in quanto l’organico dell’intera provincia è già attualmente gestito in totale autonomia". Europa Verde chiede agli amministratori di assumersi le proprie responsabilità. "Studiate, lavorate, impegnatevi maggiormente e riprendete il controllo della situazione che vi è sfuggita di mano, fate il bene della comunità e respingete al mittente qualsiasi oscena proposta di privatizzazione".

Una ipotesi che non piace, in linea di principio, neppure a Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano. "Non ero presente alla riunione in cui è stata proposta anche questa ipotesi, devo quindi approfondire. Ma io sono favorevole a un sistema pubblico per la gestione dei rifiuti. Piuttosto sono curioso di capire chi o che cosa ci sia dietro al possibile ingresso dei privati. È evidente che una proposta del genere non la si fa se non c‘è già, diciamo così, un supporto preventivo".

"Nell’incontro è stata fatta una lunga disamina della situazione nell’ambito della quale è emersa anche questa ipotesi. In Italia, come noto, il partenariato pubblico privato esiste. Ma per quel che riguarda Cosmari al momento sono ragionamenti del tutto prematuri", afferma Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova. "Il dato fondamentale – aggiunge – è che Cosmari è un’eccellenza del territorio con grandi potenzialità, che vanno ulteriormente espresse per allargare gli orizzonti d’intervento, pensando non solo ai rifiuti in quanto tali, ma alla transizione ecologica e alle opportunità che questa offre".

Intanto è emerso che nella riunione del Comitato dei sindaci il vicepresidente Giuseppe Giampaoli ha annunciato che non è disponibile per una nuova candidatura nel consiglio di amministrazione, né per altre cariche. Il suo impegno in Cosmari finisce qui. Ma, a maggior ragione, ha contestato su tutta la linea la relazione del presidente fatta al di fuori del cda. Ed è stato netto nell’esprimere la sua contrarietà alla proposta di privatizzazione del Cosmari avanzata dal presidente, facendo presente che su questa linea si sono sempre mossi in maniera unitaria tutti i Comuni, indipendentemente dallo schieramento di appartenenza.