Macerata, 28 gennaio 2021 - Sono ore di apprensione a Montecosaro per possibili contagi alla casa di riposo Opera Pia Antonio Gatti, struttura dove recentemente era stata somministrata la prima dose del vaccino. Il condizionale è d’obbligo, perché si aspettano i risultati ufficiali dei tamponi molecolari, che potrebbero arrivare in mattinata. Solo allora si avrà un quadro certo della situazione e della presenza o meno di un focolaio. Quel che è certo è che gli esiti positivi di diversi test rapidi antigenici è stato un campanello d’allarme. A spiegare la situazione è il sindaco Reano Malaisi. "Martedì un ospite ha avuto necessità di un tampone rapido in via precauzionale, e questo è risultato positivo – dice –. Quindi sono stati eseguiti test rapidi a tappeto e sono emersi una trentina di positivi tra ospiti e operatori. Ovviamente i risultati devono essere confermati dai tamponi molecolari, che l’Asur ha realizzato mercoledì mattina. Gli ospiti stanno fortunatamente tutti bene e si presentano quasi tutti asintomatici o con lievi sintomi. Solo due avevano una leggera febbre". «La situazione desta preoccupazione – continua Malaisi – e ci colpisce molto dal momento che la casa di risposo era riuscita ad arrivare alla prima vaccinazione senza nessun caso, dopo un anno di grandi fatiche e misure restrittive forti, con dirigenza e operatori che hanno agito professionalmente e con un lavoro straordinario. I sacrifici fatti sono stati tanti, così come l’attività di prevenzione. L’eventualità che il virus possa essere sopraggiunto, a sette giorni dal richiamo della vaccinazione, ci colpisce e sorprende tutti. Anche perché i tamponi sono costanti e sono stati effettuati anche precedentemente al primo vaccino, risultando allora negativi. Sembrava essere arrivata l’occasione di proteggere finalmente gli ospiti. Ora la casa di riposo ha attivato prontamente tutti i suoi protocolli, con la struttura che è nelle condizioni di funzionare a pieno regime, senza problemi. Speriamo in buone notizie e ci auguriamo soprattutto il meglio per la salute degli ospiti". Le prime 84 dosi di vaccino erano state somministrate tra ospiti (56) e dipendenti il 13 gennaio scorso. Fin dallo scoppio della pandemia, nel febbraio 2020, la dirigenza della struttura imposto misure rigide, tanto che da quel periodo la residenza è rimasta interdetta al pubblico, con controlli costanti a dipendenti e ospiti.
CronacaContagiati dopo il primo vaccino