GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Conta dei danni dopo l’alluvione: "Serve un milione e mezzo di euro"

In Comune un incontro con i cittadini sugli eventuali rimborsi. Per le infrastrutture necessari 100mila euro

Conta dei danni dopo l’alluvione: "Serve un milione e mezzo di euro"

Il sindaco Andrea Michelini tra l’assessore Lorenzo Riccetti e il consigliere Gianluigi Serena l’altra sera in Comune

"La conta dei danni causati dall’alluvione, per quanto ancora non definitiva, parla di circa 100mila euro per i lavori di messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche e di oltre un milione e mezzo di euro per i privati". A svelarlo è stato l’assessore ai lavori pubblici Lorenzo Riccetti durante l’incontro svolto lunedì sera a palazzo Volpini, con i residenti che hanno subito i danneggiamenti per via del maltempo registrato tra il 18 e il 19 settembre, a Porto Recanati. Erano presenti anche il sindaco Andrea Michelini e il consigliere con delega alla protezione civile Gianluigi Serena.

La sala consiliare era gremita di cittadini che volevano avere novità, dopo essersi trovati con la casa allagata. "Con il sindaco di Loreto Moreno Pieroni, abbiamo mandato una richiesta di incontro all’assessore regionale Stefano Aguzzi, per capire cosa sarà messo in campo e soprattutto se ci saranno rimborsi ai privati – ha detto Michelini –. Sappiamo solo dei quattro milioni di euro che andranno a coprire le spese sostenute dai Comuni per il soccorso alla popolazione e il ripristino delle infrastrutture. Anche qui, non abbiamo novità su come funzionerà la ripartizione delle risorse. Comunque, il nostro impegno sarà di portare le vostre istanze sui tavoli della Regione e del Governo, affinché si possano ottenere i ristori".

Diverse sono state le lamentele dei portorecanatesi che hanno sottolineato la necessità di una pulizia più accurata delle caditoie, soprattutto lungo la strada statale. "Dal 18 settembre abbiamo ancora casa allagata a Scossicci – hanno raccontato due sorelle, appena maggiorenni, nel corso dell’incontro –, e da quel giorno ci siamo dovute spostare nell’abitazione di un nostro zio che abita a Porto Potenza. Vogliamo capire cosa fare per tornare alla normalità".

L’assessore Riccetti si è concentrato sui lavori che serviranno in futuro per prevenire altre situazioni simili: "Occorre ragionare con logiche che superano i confini geografici e coinvolgono l’intero bacino idrografico. Ecco il perché dell’azione unitaria che abbiamo intrapreso coi vicini Comuni. I lavori sul fosso Acquabona saranno il primo banco di prova per iniziare un percorso di messa in sicurezza del territorio. Occorrono risorse per implementare le manutenzioni dei fossi, ma anche maggior attenzione nella manutenzione di tombini e caditoie".