LORENA CELLINI
Cronaca

Consiglio comunale sulla sanità: seduta annullata per mancanza di numero legale

Il consiglio comunale sulla sanità è stato annullato per mancanza di numero legale, tra proteste e tensioni politiche.

La sala consiliare ieri pomeriggio

La sala consiliare ieri pomeriggio

Flop del consiglio comunale aperto sulla sanità. Ieri pomeriggio è mancato il numero legale e la seduta è saltata. Neanche al secondo appello si sono riempiti i banchi del centrodestra, che non è riuscito a portare in aula i dodici consiglieri necessari per iniziare i lavori. La conta si è fermata a undici, nonostante dopo la prima chiamata delle 17.30 si sia attesa un’altra mezz’ora, e anche qualcosa di più, con il tentativo di melina dai banchi della presidenza, che ha rosicchiato un’altra manciata di minuti per consentire ai ritardatari di raggiungere la sala consiliare.

Ma, tra le proteste della minoranza, rimasta fuori dall’emiciclo, il segretario generale è stata costretto al secondo appello e alle 18.15 ha dovuto decretare chiusi i lavori per mancanza del numero legale: 13 gli assenti (nella maggioranza Roberto Riberi, Paolo Mercuri, Niccolò Renzi e Gianluca Crocetti) e 12 i presenti compreso il sindaco, che però non fa numero per validare la seduta e quindi tutti a casa. Nervosismo tra le fila del centrodestra con il consigliere regionale Pierpaolo Borroni che ha battibeccato con esponenti del Pd e scintille tra il presidente del consiglio Troiani e l’intera opposizione, da lui accusata "di non avere interesse a discutere di sanità" perché non ha garantito il numero legale. Parole accolte da applausi ironici e dure repliche. Tra queste quelle di Lidia Iezzi e Francesco Micucci (Pd): "Abbiamo assistito ad un ulteriore fallimento di una maggioranza che, ancora una volta, non riesce a garantire il numero legale. Inaccettabile poi l’arroganza di Troiani che ci voleva far subire la passerella di Acquaroli in un consiglio che non concede diritto di parla ai cittadini. Stasera (ieri ndr) però si è affermato il rispetto delle regole ed è stata chiaro che non si è discusso per responsabilità dei consiglieri di centrodestra". Per Mirella Paglialunga (Per Civitanova) "grave l’attacco di Troiani che ci accusa di non aver garantito il numero legale e che dovrebbe invece pensare agli assenti della sua maggioranza".

Deluso Francesco Acquaroli: "Stiamo lavorando per il territorio e la sanità è un argomento importante. Stanno per uscire atti aziendali e tenevano a illustrare presupposto che è alla base della riforma. Sarebbe stato un momento di confronto, come abbiamo fatto in altre città. Dispiace che uno sconto politico non abbia consentito di affrontare questo tema".