"In una situazione in cui, per dirlo con una battuta amara, il diritto alla salute è in lista d’attesa, il sindaco e l’amministrazione di Macerata non hanno voluto ascoltare la città, negando un consiglio comunale aperto. Così abbiamo deciso noi di organizzare un incontro in cui tutti gli operatori della sanità, gli ordini professionali, le forze sociali, le associazioni di volontariato e tutti i cittadini potranno far sentire la loro voce. Non una riunione del Pd sulla sanità, ma un incontro per ascoltare critiche e raccogliere istanze e consigli per cercare di risolvere i problemi". Ninfa Contigiani, segretaria cittadina del Pd, e Narciso Ricotta, capogruppo in consiglio comunale, denunciata la farsa del consiglio aperto, poi diventato chiuso e poi annullato, per un diktat della Regione che il sindaco Parcaroli ha subìto senza battere ciglio, sottolineano la gravità della situazione in cui versa la sanità marchigiana e, soprattutto, maceratese. "Il fovernatore Acquaroli si autocelebra evidenziando l’eccellenza di Torrette e dell’Inrca, che – però – tali sono non certo per suo merito, le ha trovate già così e, anzi, ora le sta fiaccando", afferma la Contigiani. "Poi ci dice di aver capito che la sanità non è solo una questione di ospedali. Ma per Macerata, oltre al danno, c’è la beffa. Il nuovo ospedale non esiste, visto che a distanza di quattro anni è stata solo assegnata la progettazione, e sono sparite le catene con le quali il sindaco Parcaroli ha detto che si sarebbe legato se questa opera non fosse stata realizzata durante il suo mandato. Non si è visto ancora nulla per la Casa della salute, né per gli ambulatori di prossimità, c’è una grave carenza di medici di base".
E c’è un aspetto di straordinaria gravità, secondo la segretaria dem: "Le liste d’attesa non sono solo lunghe, ma sono bloccate, e questo significa che il servizio sanitario pubblico non c’è. È la prima volta che accade dal dopoguerra. Per la sanità maceratese l’amministrazione non ha intercettato fondi neanche dal Pnrr. Ci sono macchinari sottoutilizzati o fermi perché non c’è il personale per farli funzionare". "Un numero crescente di cittadini, quelli che possono, si rivolgono alla sanità privata – incalza Ricotta – mentre altri rinunciano a curarsi, l’azione sul fronte della prevenzione è sempre più debole. Difficilissima la situazione per gli anziani, come testimoniato anche dal grido di allarme dei sindaci che hanno chiesto un aumento dei fondi regionali per le Rsa. C’è un problema di risorse e di personale, molti medici e infermieri lasciano le strutture pubbliche. Non lo dice il Pd, ma il settimo rapporto Gimbe, una Fondazione indipendente". Il capogruppo del Pd aggiunge: "Il centrodestra si vanta di aver fatto la riforma della sanità. Viene da chiedersi quali siano i benefici che questa ha prodotto, visto che la situazione è peggiorata". Questo il quadro, ed ecco perché il Pd insieme alle altre forze di opposizione aveva chiesto il consiglio comunale aperto sulla sanità. "Le cose sono poi andate come sappiamo – conclude Ricotta – con la protervia della Regione, passivamente subìta dal sindaco, che ha leso l’autonomia e la dignità del consiglio comunale. Vogliamo ora ascoltare chi sta sul campo e i cittadini per raccogliere consigli e contributi che tradurremo in un documento da portare all’esame del consiglio comunale". L’incontro è in programma per il 25 ottobre nel salone dell’Asilo Ricci.