CHIARA MARINELLI
Cronaca

Condanna a sette anni per padre accusato di molestie sessuali a Macerata

Un uomo di 39 anni è stato condannato a sette anni e quattro mesi per molestie sessuali sulla figlia a Macerata.

L’avvocato Alessia Marzoli

L’avvocato Alessia Marzoli

Da quando aveva appena sei anni avrebbe subito molestie sessuali da parte del padre. E solo a distanza di tempo, una volta allontanata dall’uomo e, soprattutto, preoccupata che anche la sorella subisse la stessa sorte, aveva trovato il coraggio di denunciarlo. L’uomo, un 39enne residente in un comune della costa, ieri è stato condannato a sette anni e quattro mesi. I fatti sarebbero avvenuti dal 2012 fino al 2021. Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Rosanna Buccini, in almeno quattro occasioni avrebbe subito o dovuto compiere atti sessuali con il padre.

Una prima volta a casa dei nonni, quando aveva solo sei anni; poi un anno dopo in un parco. In seguito, la bambina, insieme alla mamma e gli altri tre figli, era stata portata in una comunità: la donna si trovava in grandi difficoltà e i servizi sociali erano intervenuti per aiutare la famiglia. In occasione di quella procedura, alla luce degli accertamenti fatti al padre era stata tolta la potestà sui figli, e l’uomo se ne sarebbe sempre disinteressato, tranne che della bimba, che avrebbe continuato a cercare: le avrebbe inviato messaggi sul cellulare, chiedendole di inviargli foto di lei nuda e inviandone di sue, e poi durante un incontro avrebbe ancora abusato di lei. Infine, durante un altro incontro, avvenuto fuori regione, avrebbe di nuovo approfittato della ragazzina.

Solamente quando lei, la madre e gli altri figli erano tornati a casa, la ragazzina aveva ripreso a vivere una vita quasi normale. E così un giorno si era confidata con un amico, spiegandogli di aver capito di aver bisogno di aiuto e di voler proteggere la sorellina più piccola da quello che aveva dovuto passare lei, ma di non sapere come fare. Così aveva trovato il coraggio di raccontare tutto alla madre ed era partita la denuncia nei confronti dell’uomo. La ragazzina era stata sentita nel corso di una audizione protetta. Ieri in tribunale a Macerata la sentenza. Il giudice Giovanni Manzoni ha condannato il 39enne, che ha sempre negato gli abusi ed è difeso dall’avvocato Francesco Governatori, a sette anni e quattro mesi. Il pm aveva chiesto otto anni. La mamma, a titolo personale e per conto della figlia, si era costituita parte civile al processo, assistita dall’avvocato Alessia Marzoli.